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Agrigento: Terrana Mario e Graceffa Giovanni, assolti per aver evaso le imposte

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Tribunale di Agrigento
11:04 – Si chiude dopo circa sette anni con una sentenza assolutoria una complessa vicenda che ha visto imputati due noti professionisti dell’Agrigentino : Terrana Mario e Graceffa Giovanni.

Il processo ha preso le mosse da una attività investigativa della Guardia di Finanza finalizzata alla prevenzione e repressione di attività di riciclaggio che ha coinvolto tre società la IPM srl la KOINE’ S.p.A. amministrate da Mario Terrana e la GRACEFFA s.r.l. amministrata da Giovanni Graceffa.

Secondo l’accusa rappresentata dal Sostituto Procuratore Dr. Maggioni, i due imputati avrebbero evaso le imposte con operazioni per circa un milione di euro, con emanazione di fatture per operazioni inesistenti, ed avrebbero tentato di truffare il Ministero delle Attività Produttive con una complessa movimentazione finanziaria, ritenuta fittizia, per l’erogazione di un contributo di circa duemilioni e cinquecentomila Euro.

L’attività investigativa e le indagini eseguite hanno fatto scattare cinque capi di imputazione a carico di Graceffa  Giovanni e quattro capi a carico di Terrana Mario: dall’emissione di fatturazione falsa, a false attestazione in atti pubblici a tentata truffa e false comunicazioni sociali.

L’articolata istruzione dibattimentale voluta dalla difesa degli imputati con l’escussione di diversi testimoni e una mole di documentazione probante ha consentito di dimostrare l’infondatezza del teorema accusatorio.

In particolare gli imputati Giovanni Graceffa assistito dall’avv. Francesco Terrazzino e Mario Terrana assistito dagli avvocati Angelo Mangione del foro di Catania e Michele Melfa hanno dimostrato che la fatturazione riguardava operazioni effettivamente eseguite per la realizzazione di un capannone nella zona industriale di Agrigento e le operazioni finanziarie avevano un substrato di rapporti effettivi e leciti, dal pagamento della prestazione di appalto all’erogazione di prestiti, regolarmente registrati nella contabilità delle società coinvolte e che per tutte le operazioni contestate erano state regolarmente pagate –  e non evase – le imposte dirette e indirette.

Il primo Collegio del Tribunale di Agrigento presieduto dal Presidente dr. Melisenda ha assolto gli imputati per non avere commesso i fatti contestati per i reati più gravi ed ha dichiarato l’intervenuta prescrizione per quelli di minore entità.

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