Agrigento: “Venite l’ho uccisa”. Accoltella la moglie, Patrizia Russo. AGGIORNAMENTO e VIDEO
“Venite l’ho uccisa”. Sono le parole della telefonata fatta ai carabinieri da Giovanni Salamone di 61 anni. L’omicidio, è stato consumato a Solero, in provincia di Alessandria, questa mattina intorno alle 5,30. Subito dopo la telefonata, una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Solero, e un’ambulanza del 118 si sono recati sul posto, trovando senza vita, il corpo di Patrizia Russo di 53 anni. La donna, a quando pare, sia stata uccisa nel sonno, a coltellate. Nel pomeriggio dopo essere stato interrogato per diverse ore dal sostituto procuratore Andrea Trucano, è stato disposto il fermo per Salamone, con l’accusa di omicidio volontario aggravato. L’uomo avrebbe collaborato con le autorità, fornendo una versione dei fatti che, secondo il suo avvocato d’ufficio Stefano Daffonchio, dipinge un quadro di smarrimento e incomprensione da parte dell’accusato: «Non sa capacitarsi di quanto commesso», ha dichiarato Daffonchio. Le indagini dei carabinieri, tuttora in corso, mirano a ricostruire la precisa dinamica dell’evento. Un dettaglio rilevante che emerge dalle prime ricostruzioni è l’assenza di una lite immediata tra i coniugi: Salamone avrebbe agito senza una provocazione apparente, dopo essere rimasto sveglio per un po’. Questa circostanza rende ancora più difficile comprendere il movente dietro un gesto così estremo. Nel frattempo, Salamone, rimane rinchiuso nella casa circondariale di Alessandria, in attesa dell’udienza di convalida.
L’omicidio di Patrizia Russo lascia molte domande senza risposta: cosa ha spinto un uomo, descritto come tranquillo e privo di precedenti, a compiere un atto così violento contro la propria moglie? Forse sarà successo qualcosa nella loro, Agrigento? La mancanza di una lite o di segnali di tensione domestica solleva dubbi che solo ulteriori indagini potranno chiarire. Da quando si apprende dal programma di Raiuno, “La Vita in diretta”, il parroco Don Mario Bianchi, ha descritto Giovanni Salamone come un uomo molto riservato: “Siamo rimasti tutti senza parole per quanto successo: marito e moglie erano sempre insieme, entrambi cordiali. Lei, subito dopo essersi trasferita, ci siamo conosciuti, e ha chiesto di far parte integrante nelle organizzazioni parrocchiali. Mi aveva chiesto anche di effettuare anche una Santa Messa all’aperto“. Mentre, la vicina di casa, che aveva visto per l’ultima volta la signora Patrizia, l’ha descritta: “con un viso stanco, e pensava che fosse per il lungo viaggio, e non si aspettava una cosa simile”.
Infatti, erano tornati a Solero, dopo una visita ad Agrigento per la raccolta delle olive e proprio ieri erano rientrati in quella che sarebbe dovuta essere la loro nuova casa. I due coniugi, si erano trasferiti nel paesino di 1500 abitanti, in provincia di Alessandria da circa un’anno. La donna, Patrizia Russo, era insegnante di sostegno alla scuola media “Lucio Ferraris” di Solero. Ad Agrigento, aveva lavorato, come insegnante di sostegno alla “Castagnolo” e a Favara alla scuola “Andrea Camilleri”, mentre il marito, Giovanni Salamone, è un agricoltore e commerciante di prodotti agricoli, è anche un attivista ambientalista da tempo impegnato nella tutela di Punta Bianca, nel territorio di Agrigento. Nel 2020, aveva provato ad entrare in politica candidandosi al consiglio comunale del capoluogo siciliano, senza riuscire nell’impresa. La coppia ha avuto due figli, Francesco e Giuliana, che vivono rispettivamente in Spagna e a Pisa.