Ieri lunedì 6 giugno ci siamo incontrati con il signor Mario Privitera, di cui si e’ parlato parecchio la settimana scorsa come probabile investitore nell’Akragas, in rappresentanza di un gruppo romagnolo. Alla’incontro erano presenti, oltre al sottoscritto, anche Silvio Alessi, il dottore Piero Tamburo, l’avvocato Enzo Caponnetto e il signor Mario Privitera. Dopo una lunga riunione, il signor Privitera, ha manifestato, in maniera chiara, la sua impossibilita’ ad entrare come socio investitore nell’Akragas, ne come persona privata, ne da parte del gruppo romagnolo. Lo stesso Privitera ha manifestato la sua disponibilità come collaboratore commerciale.
Sul fronte degli investitori romani, così come era stato ipotizzato da parte dell’ assessore Giovanni Amico, siamo arrivati al 7 giugno e ancora nessun segnale è pervenuto da parte loro. Nonostante ciò, ieri mi sono sentito con l’ assessore il quale mi ha comunicato che probabilmente le trattative andranno per le lunghe. Oggi, con mio grande rammarico, verifico che nessuno dei soci ha versato i soldi per finanziare il nuovo campionato dell’Akragas e che tutte le chiacchiere di sponsors o nuovi soci sono rimaste soltanto parole, chiacchiere e illusioni e niente di concreto. A questo punto io mi chiedo se e’ il caso per me di restare ad investire soldi e tempo in una città come Agrigento dove a pochi interessano le sorti dell’Akrags?
Ricordando alla città e agli sportivi dei miei buoni propositi e che sono venuto ad Agrigento ad investire soldi per l’ Akragas senza chiedere nulla in cambio, adesso la possibilità di iscrivere la squadra al prossimo campionato da socio unico e’ alquanto remota. A me non interessa possedere l’Akragas da socio unico; io non sono integrato e non vivo ad Agrigento e per cui non rientra nei miei piani. Io ho sempre detto che per la mia quota parte di soldi ci sono stato e ci sarò’ sempre ma se i miei soci hanno deciso di non iscrivere la squadra non versando il capitale che serve io non posso fare altro che accontentarli. Per cui alla luce degli ultimi fatti e cioè la mancanza di nuovi soci che potessero sostituire chi non può sostenere il passo all’Akragas e la mancanza di un fondo cassa da parte dei soci per iniziare il nuovo campionato, io mi prendo qualche giorno di riflessione. Ribadisco ancora una volta che sono disposto a cedere le mie quote a qualche imprenditore o una cordata di imprenditori agrigentini o meno, seri e solvibili e che abbiano a cuore le sorti dell’Akragas. Chi sia interessato si faccia avanti.
Cordiali saluti”.
Marcello Giavarini