Agrigento, 17:30 – Amaro ritorno all’Esseneto per l’Akragas, che viene sconfitta 2-0 dalla Fidelis Andria nella sfida tra neopromosse in Lega Pro. Il miglior attacco del campionato ha prevalso sulla miglior difesa e le punte ospiti sono state vere e proprie spine nel fianco della retroguardia agrigentina. I pugliesi si sono imposti dopo una gara cinica e ordinata, portata a casa grazie ai due gol realizzati nel primo tempo da Grandolfo su rigore e Strambelli. Non è bastata la spinta di circa 3000 sostenitori biancoazzurri a sostenere i Giganti, apparsi a tratti confusionari nella manovra, imprecisi sottoporta e sfortunati in alcune circostanze. Dopo tre successi di fila e quattro risultati utili consecutivi, in questo sesto turno è arrivato il secondo stop stagionale dopo quello di Matera per gli akragantini, che restano a 10 punti in classifica, scavalcati dagli uomini di D’Angelo giunti a quota 12.
LA GARA – Legrottaglie manda in campo la stessa formazione schierata mercoledì scorso contro il Monopoli: Maurantonio tra i pali, Capuano, Marino e Cazè da Silva in difesa, mediana formata da Zibert, Vicente e Aloi con Sabatino e Scrugli esterni, attacco affidato alla coppia gol Madonia-Di Piazza. Leonetti rientra dalla squalifica ma parte dalla panchina insieme ad Almiron, non ancora al meglio. Savanarola, ancora alle prese con problemi al ginocchio, non figura neanche fra le riserve. Mister D’Angelo, invece, ripone le sue speranze nel trio offensivo Strambelli-Grandolfo-Morra. Arbitra il signor Giampaolo Mantelli della sezione di Brescia.
Avvio da incubo per i biancoazzurri, che dopo 11 minuti vanno sotto: fallo in area di Cazè da Silva e rigore trasformato da Grandolfo, che spiazza Maurantonio e realizza il suo terzo centro in campionato. La reazione dell’Akragas non si fa attendere e al 23’ Vicente ci prova da fuori, palla alta sopra la traversa. Il pubblico spinge gli uomini di Legrottaglie, ma la Fidelis Andria è squadra ordinata e pericolosa in contropiede: subito dopo la mezzora due azioni in rapida successione per ospiti, che si fanno vedere in area avversaria prima con una spettacolare sforbiciata di Grandolfo stoppata da un compagno e successivamente con un sinistro a giro di Strambelli ben sventato dal portiere biancoazzurro. La gara è apertissima e i padroni di casa provano a pervenire al pari sul finire della prima frazione di gioco: al 41’ cross deviato di Sabatino, la palla finisce sul destro di Zibert che scarica violentemente dal limite, sfera a lato di pochissimo. Tre minuti più tardi percussione, ingresso in area e conclusione centrale di Madonia. Prima del thè caldo arriva il raddoppio della Fidelis: palla persa da Cazè da Silva, Strambelli recupera e scaglia un sinistro preciso e potente che si infila sotto al sette. Maurantonio impotente e gelo sull’Esseneto.
Legrottaglie corre ai ripari e a inizio secondo tempo gioca le carte Leonetti e Almiron, che entrano al posto di Vicente e di un disastroso Cazè da Silva. Si passa al 4-3-3, con l’inserimento del vivace attaccante e dell’esperto centrocampista argentino, per un’Akragas a chiara trazione offensiva per tentare di recuperare il pesante passivo. Al 52’ chance colossale per Di Piazza, che supera l’estremo difensore Poluzzi ma vede il suo tocco generare un clamoroso flipper e stamparsi su palo e traversa senza superare la linea di porta. Al 65’ Madonia lascia il posto a Roghi. Gli akragantini provano a reagire, ma la manovra non appare fluida e sono tanti gi errori. I pugliesi amministrano bene il doppio vantaggio e giocano di rimessa. Nel finale subentra la stanchezza e cala la lucidità. Di Piazza va ancora vicino al gol, ma non riesce a spingere in rete in cross basso di Roghi. Finisce 2-0 per la Fidelis Andria una gara difficile e sofferta contro un avversario molto forte e che ha condotto un ottimo match. Migliore in campo tra gli ospiti sicuramente il numero 10 Strambelli, che ha realizzato uno splendido gol e ispirato le maggiori azioni offensive dei suoi.
Per l’Akragas una giornata da cancellare. Occorre riordinare le idee e ripartire da quanto di buono fatto vedere sinora già dalla prossima gara in trasferta contro la Paganese. Al fischio finale, in ogni caso, un Esseneto stracolmo ha tributato il giusto applauso a entrambe le squadre. Oggi, nonostante la caduta, Agrigento ha rivisto il professionismo dopo più di due decenni. E questa è la più grande vittoria di questo inizio di campionato.
di FABIO MANGIONE
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TABELLINO AKRAGAS-FIDELIS ANDRIA
AKRAGAS (3-5-2): Maurantonio, Cazè Da Silva (45’ Almiron), Capuano, Marino, Scrugli, Vicente (45’ Leonetti), Zibert, Aloi, Sabatino, Madonia (65’ Roghi), Di Piazza. A disposizione: Vono, Leonetti, Roghi, Fiore, Mauri, Lovric, Cristaldi, Salandria, Almiron, Lo Monaco. Allenatore: Legrottaglie
FIDELIS ANDRIA (3-4-1-2): Poluzzi, Tartaglia, Cortellini, Fissore, Bisoli, Stendardo, Onescu, Piccinni, Grandolfo (84’ Cianci), Strambelli (44’ Aya), Morra (72’ Matera). A disposizione: Cilli, Aya, Ferrero, Vittiglio, Alhassan, Bangoura, Capellini, Kristo, Cianci, Matera, Paterni. Allenatore: D’Angelo
ARBITRO: Giampaolo Mantelli di Brescia; ASSISTENTI: Carmine Graziano di Mantova e Daniele Colizzi di Albano Laziale
Ammoniti: Almiron (Akr), Roghi (Akr); Stendardo (Fid), Poluzzi (Fid)