Al via da domani le Giornate FAI d’Autunno: iscrizioni sul posto e norme anti Covid
Mancano poche ore all’apertura delle Giornate Fai d’autunno 2020.
L’evento nazionale promosso dal FAI-Fondo Ambiente Italiano partirà domani, sabato 17 e domenica 18 e sabato 24 e domenica 25 ottobre in 400 città italiane.
È possibile partecipare iscrivendosi in loco. La sicurezza di tutti è al primo posto: mascherine, sanificazione, contingentamento e distanziamento.
Per l’occasione, il Gruppo FAI Giovani di Agrigento, guidato da Ruben Russo, aprirà La Biblioteca Lucchesiana e la Casa Museo dei Padri Liguorini ad Agrigento, Il Museo Diocesano della Chiesa Madre e della Chiesa del Rosario, la Chiesa della Provvidenza e la Casa dell’artista atelier Bellanca ad Aragona. Grazie ai tanti giovani volontari gli orari delle visite nei due weekend saranno: dalle 9.00 alle 13.30 e dalla 15.30 alle 18.00.
Aperto, anche, il bene FAI Giardino della Kolymbethra che partirà domani con il laboratorio creativo: “Folia et Natura” a cura di Maria Ala. Si tratta di una visita guidata alla scoperta degli alberi del paesaggio storico del Giardino della Kolymbethra. Segue un laboratorio creativo dove si potranno realizzare originali creazioni con foglie di diversi tipi, colori, forme e dimensioni (orario delle visite alla Kolymbethra 10.15 – 18).
Per partecipare alle Giornate FAI d’Autunno è preferibile prenotare la visita sul sito www.giornatefai.it, ma è anche possibile recarsi sul posto, registrasi e godere in tutta sicurezza (saranno rispettate tutte le norme anti Covid) delle bellezze artistiche ed architettoniche del territorio.
A tal proposito la Delegazione FAI ed il Gruppo FAI Giovani ringraziano, per l’apertura straordinaria dei siti, l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Agrigento, diretto da don Giuseppe Pontillo, l’artista Salvatore Bellanca per l’atelier e l’arciprete di Aragona e Direttore della Lucchesiana, don Angelo Chillura che afferma: “Aragona è una comunità che custodisce un prezioso patrimonio storico, artistico ed architettonico. Ci sono le chiese che conservano statue e dipinti di grande valore. Ma anche argenteria: calici, ostensori ed ex voto che sono esposti nei musei diocesani della chiesa Madre e della chiesa del Rosario. Le stesse chiese serbano pregevoli tele di Fra Felice da Sambuca e statue del Bagnasco. Segnalo, poi, la Chiesa della Provvidenza che custodisce il cosiddetto Cristo Nero. Si tratta di una scultura lignea del 1600, tra le più belle conservate ad Aragona. La scelta che il FAI ha fatto ad Aragona contribuirà, sicuramente, a far conoscere questo immenso patrimonio. Inoltre, in occasione dell’evento, ho disposto l’apertura della monumentale Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, che invito a visitare ed a votare nel censimento del FAI “I Luoghi del Cuore”. Come sacerdote oltre ad appezzare l’iniziativa, volta a far conoscere le cose belle del territorio, guardo alla manifestazione da un punto di vista religioso. Sono sempre convinto che la bellezza artistica, architettonica, musicale e paesaggistica è sempre riflesso della bellezza assoluta che è Dio. Tutto questo – conclude don Angelo – non solo diletta l’animo umano, ma porta ad elevarlo a Dio. Sono momenti, dunque, che arricchiscono umanamente e spiritualmente l’uomo e che troveranno in me un appoggio incondizionato. Un plauso al FAI per questa iniziativa di grande spessore che coinvolge tutta l’Italia”.
In occasione delle Giornate FAI d’Autunno è possibile usufruire di alcune agevolazioni per iscriversi al FAI.
Ci sarà, infatti, la Delegazione FAI di Agrigento, guidata ad interim dal Presidente FAI Sicilia, Giuseppe Taibi, che illustrerà le tante iniziative che il FAI ha posto in essere per la salvaguardia e la tutela del patrimonio artistico e paesaggistico del territorio. Un esempio, la salvaguardia della Scala dei Turchi.
Negli anni Ottanta, infatti, un piano di lottizzazione permise l’avvio di un cantiere per la costruzione di un complesso alberghiero proprio sulla spiaggia ai piedi della Scala dei Turchi.
I lavori, però, vennero bloccati nel 1992 ed il luogo fu vincolato perché riconosciuto “di particolare pregio”.
Nel 2013 l’ecomostro è stato abbattuto, dopo una lunga battaglia giudiziaria che ha visto le associazioni ambientaliste, Legambiente e FAI, a fianco del Comune di Realmonte.
Nell’ottobre 2015, grazie alla sinergia tra FAI e Comune, è stato abbattuto un altro ecomostro che sorgeva su un piccolo terrazzo roccioso e da tempo deturpava significativamente la scogliera.
Alla demolizione, resa possibile dal contributo di 20.000 euro de “I Luoghi del Cuore” e all’azione del Comune, è seguita la riqualificazione dell’area, trasformata in belvedere pubblico.
La Scala dei Turchi oggi è un esempio dell’impegno del Fondo Ambiente Italiano per il territorio agrigentino.