per la prevenzione della malattia e delle sue complicanze, avviata dall’Azienda Sanitaria Provinciale
di Agrigento. Le vaccinazioni vengono effettuate su tutto il territorio ASP presso gli studi dei medici
di famiglia e nei presidi vaccinali aziendali. Già dalla giornata di ieri i medici hanno ricevuto i primi
quantitativi di vaccino e progressivamente arriveranno le successive forniture. Il servizio è gratuito
per chi ha compiuto i sessanta anni di età, per i bambini dai sei mesi ai sei anni, per i soggetti con
patologie a rischio di ogni età , per le persone ricoverate in strutture per lungodegenti, per i
familiari di persone ad alto rischio e, soprattutto, per gli operatori sanitari e di assistenza, gli
addetti ai servizi di pubblica utilità, donatori di sangue e personale che per motivi di lavoro è a
contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzale non umana
(come i veterinari e gli addetti agli allevamenti e ai macelli).
In co-somministrazione con l’antinfluenzale è offerto il vaccino anti-pnemococcico (per la
prevenzione di patologie quali otiti, polmoniti, bronchiti, meningiti, asma) ed anti-Zoster secondo
le modalità previste dal decreto emanato dell’Assessorato Regionale alla Salute relativamente alla
campagna 2020/2021.
Il periodo indicato per la somministrazione del vaccino antinfluenzale stagionale va dal 5 ottobre
2020 al 28 febbraio 2021 e ciò per poter garantire livelli efficaci di copertura anticorpali nel tempo,
dal momento che i virus dell’influenza raggiungono l’apice della diffusione nella nostra regione tra
dicembre e marzo. La trasmissione interumana si può verificare per via aerea attraverso gocce di
saliva di chi tossisce o starnutisce ed anche attraverso le mani contaminate da secrezioni
respiratorie; ecco perché il Servizio di Epidemiologia Asp ricorda che una buona igiene delle mani
è una pratica fortemente raccomandata. Anche coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si
starnutisce può limitare la diffusione dell’influenza. Qualora se ne presentasse il bisogno resta
raccomandato l’isolamento a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase
iniziale, e il ricorso al consiglio del MMG e del PLS.