Il nostro è un paese accogliente ma da parte loro non vi è riconoscenza: quante volte alla cronaca nazionale è balzata la notizia di immigrati che hanno distrutto gli interni dei centri d’accoglienza o che hanno protestato perchè il cibo non era stato di loro gradimento. Cibo distrutto e buttato, quando tante famiglie in Italia soffrono perchè non hanno la possibilità economica di fare la spesa… – e ancora continua Maira – Non è possibile che tanti italiani senza lavoro o con situazioni precarie non abbiano alcun aiuto dal loro Governo, Stato a cui pagano le tasse e rispettano le leggi, non ci sono fondi per aiutare i più bisognosi, per l’occupazione, ma ci sono milioni di euro per garantire vitto e alloggio a immigrati, i quali per la maggior parte, non hanno neanche diritto all’asilo politico.
L’Europa tutela i migranti in ambito lavorativo e scolastico, garantendo a spese del cittadino il rilascio di titoli di studio o altro a soggetti che spesso neanche parlano bene la nostra lingua e che non conoscono le nostre tradizioni culturali. L’integrazione sì, ma soltanto per chi ne ha diritto e senza togliere risorse economiche agli italiani. Integrazione agli immigrati onesti. Tutte le promesse e le soluzioni proposte dell’Europa, gli aiuti, l’apertura di campi profughi in Africa per evitare le partenze dei migranti non aventi diritti all’asilo annunciati dal Ministro Alfano più di un anno e mezzo fa, di risultati tangibili neanche l’ombra. Gli immigrati continuano a partire, a morire nel Canale di Sicilia, a riempire i centri accoglienza e fornire manovalanza alla delinquenza. Senza parlare poi dei giri di tangenti nella gestione delle SPRAR, di cui la Magistratura si sta occupando, ma che nel frattempo sta arricchendo le varie criminalità organizzate. – Maira, infine fa un appello a istituzioni e ricorda ai cittadini – Il movimento FARE! ha già presentato un DDL a firma del deputato Emanuele Prataviera in base al quale l’immigrato cui viene negato lo status di profugo e presenta ricorso al tribunale va subito rimpatriato, ed attenderà la sentenza nel Paese d’origine, non in Italia dove, con questo escamotage, anche chi sa benissimo che la propria richiesta non verrà mai accolta per mancanza di requisiti, si rivolge alla giustizia.
Noi del Movimento continuiamo a ribadire l’esigenza di una legge che metta ordine nel nostro paese. – Altro appello è rivolto ai deputati parlamentari – L’Europa deve mettere in campo strategie diverse da quelle adottate fino ad oggi, integrazione sì, ma senza danneggiare i paesi che accolgono, l’Italia è in sofferenza e i nostri Europarlamentari non si fanno rispettare dal resto dei paesi del Parlamento Europeo. Tutti: Renzi, Alfano, Boldrini ed europarlamentari pensino ad un’integrazione che veda l’italiano tutelato e non vittima di un sistema chiaramente inadeguato per tutti: cittadini e immigrati.” Conclude così il coordinatore provinciale di FAFRE! Caltanissetta, dott. Andrea Maira.