Sono state celebrate, questa mattina, ad Aragona, in Piazza Umberto I, dove sorge il Monumento del Milite Ignoto, la Cerimonia di chiusura delle celebrazioni per il 100° Anniversario della traslazione.
La tomba del Milite Ignoto rappresenta simbolicamente tutti i caduti e i dispersi in guerra italiani; è scenario di cerimonie ufficiali che si svolgono annualmente in occasione di festività civili durante le quali il Presidente della Repubblica Italiana e le massime cariche dello Stato rendono omaggio al sacello del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre. Fu inaugurata solennemente il 4 novembre 1921 con la traslazione da Aquileia dei resti di un soldato, dopo un viaggio in treno speciale attraverso varie città italiane. Il lutto per le centinaia di migliaia di caduti fu legato alla retorica militarista e nazionalista della celebrazione per il terzo anniversario della Vittoria. L’anno successivo, con l’assunzione del potere da parte di Benito Mussolini, il Milite Ignoto divenne uno dei simboli principali della propaganda fascista.
Foto concesse da LUIGI MULA
La celebrazione ha avuto inizio alle ore 11:15 con l’arrivo delle scolaresche dell’Istituto Comprensivo “Luigi Capuana” di Aragona. Subito dopo lo schieramento delle autorità Civili e Militari: L’Amministrazione comunale, con il Sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino; Il Vice Sindaco, Franco Virone, Il Presidente del Consiglio, Gioacchino Volpe; Il Luogotenente con cariche speciali, Paolino Scibetta ed il Comandante della Polizia Locale, Carmelo Latino; si è proceduto all'”Alza Bandiera” situato sul campanile comunale affianco alla Chiesa Madonna del Rosario.
Intorno alle ore 11:40, gli alunni delle 4 e 5 elementari, con le note dell’ “Inno al Piave”, è stata deposta una targa in marmo ai piedi del Milite Ignoto. A seguire Il Luogotenente con cariche speciali, dell’Arma dei Carabinieri, Paolino Scibetta, il Comandante della Polizia Municipale, Carmelo Latino, hanno deposto una corona d’alloro, ai piedi al monumento, sulle note del trombettiere, che ha intonato “il silenzio d’ordinanza”.
A conclusione il Sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, ha salutato la cittadinanza e commentando: “la sofferenza e fame, di una guerra, che ha portato tantissimi morti e molti di loro, non riconosciuti, come il monumento che si trova in questa piazza e nelle piazze d’Italia”. – e si è rivolto, anche, agli alunni presenti dicendo: “Questa giornata di oggi, serve a non incorrere nello stesso errore di tantissimi anni fa, e portare la pace, nel mondo”.