Aragona: Festa di San Vincenzo “solo per pochi”. Nota del Sindaco Pendolino.
Tv Sicilia 24
Una festa negli anni, quella di San Vincenzo, ad Aragona, che ha portato nomi noti, come: Mike Bongiorno, I Ricchi e Poveri, Matia Bazar, Gli Stadio, ecc.., che elencarli tutti non basterà un articolo. I festeggiamenti di San Vincenzo ha inizio da decenni, quando c’è stata a contesa tra Favara ed Aragona, in quando in una chiesetta, a confine nei territori di Aragona e Favara, veniva festeggiato nelle due domeniche il Santo. Andiamo in particolare: La prima domenica la Festa veniva fatta nel Comune di Favara con processione e piccoli festeggiamenti, mentre la domenica successiva e cioè la seconda domenica di Settembre nel comune di Aragona. Cosa succede…!!! Durante la processione del Simulacro nei pressi della Chiesa Madonna del Rosario, si ha un nubifragio, e così i portatori sono stati costretti ad entrare con il Santo, presso la predetta chiesa. Dal detto “CHI TRASI A CASA DI GESU’ UN NESCI CHIU'”, si ha avuto una contesa con i Cittadini Favaresi, che se per i 3 anni conseguitivi non viene festeggiato il Santo, ritornerebbe alla comunità di Favara. Ecco il motivo dei grossi festeggiamenti di San Vincenzo ad Aragona, quasi sostituendo la patrona, la BMV Madonna del Rosario. Andiamo a quello che è successo nelle serate di sabato ed in particolare nella serata di Domenica 10 Settembre con il concerto del Cantautore “Mario Venuti” in Piazza Aldo Moro, di cui il Sindaco, Peppe Pendolino, alla Nostra Redazione ha voluto specificare, il mal contento degli Aragonesi, con una nota stampa di cui pubblichiamo:““Nonostante i sacrifici che da mesi abbiamo passato con questa organizzazione della festa di San Vincenzo, le norme imposte dalla Questura di Agrigento, ci ha portato in base alla metratura della Piazza Aldo Moro, ad un numero massimo di 3700 persone. Quindi siamo stati costretti a far stampare il numero dettato dalla Questura di braccialetti, e all’ingresso del personale addetto e – specializzato – , ha fatto indossare i braccialetti numerati fino al loro esaurimento. Ma altri meno fortunati, che non sono riusciti ad entrare hanno potuto seguire il concerto dalla ringhiera posta al di fuori della Piazza”. e continua– “Ma non finisce qui, altre normative sono state imposte come 3 gruppi elettrogeni ogni uno dedicato ad una funzione specifica come l’illuminazione del palo centrale della luce, per il service audio e per l’impiantistica del palco. Anche un servizio d’ordine con determinate e specifiche qualifiche, di cui ha gravato alle poche risorse a disposizione”, – e conclude – “Ho cercato di fare di tutto per evitare questa delusione ai miei concittadini, ma purtroppo abbiamo l’obbligo e il dovere di rispettare le norme; Avremmo avuto il piacere di avere l’ingresso libero come gli altri anni ma non è stato possibile”.