Il Ravanusa bissa il successo, 2-1, ottenuto all’andata e accede agli ottavi di finale di coppa Italia di Promozione. L’Aragona esce di scena, non troppo a testa alta nell’arco dei 180’, da una competizione, che se portata fino in fondo, può regalare la promozione in Eccellenza. Le assenze in casa aragonese hanno pesato come un macigno sia all’andata che al ritorno, questo comunque non toglie i meriti ai biancorossi, assetati di successi, che tardano ad arrivare in campionato. Le emozioni non sono mancate, così come la troppa allegria in difesa soprattutto dal lato Aragona. Al 1’ per poco Giardina non la combinava grossa, quando ritardando un rilancio dava l’opportunità all’accorrente di ribattere il tiro che andava di poco a lato. Al 6’ una punizione di Lo Curto sorvolava la traversa. Al 7’ Loggia metteva in mezzo per Lo Curto, il colpo di testa era fuori misura. Al 10’ il Ravanusa si portava in vantaggio con Argento, che crossava dalla destra, Agnello si faceva trovare impreparato e la sfera si infilava nella porta. Al 12’ Agnello si riscattava respingendo un tiro a botta sicura di Falsone servito da Agozzino. Al 21’ dopo una respinta della difesa sul tiro di Lo Curto, Falsone svirgolava clamorosamente fallendo il raddoppio. Al 25’ ad andare vicina al pareggio era l’Aragona, bravo Giardina a mettere in angolo un tiro di Castaldo, che aveva scambiato con Ribaudo. Al 29’ ci provava Ribaudo, il tiro andava a lato. Al 40’ Ribaudo liberava al tiro Graceffa, pronto alla parata Giardina. Al 42’ il raddoppio del Ravanusa, innescato da un contropiede. Agnello faceva il miracolo su Merlo, i suoi compagni non lo proteggono, per Tanio Falsone è un gioco da ragazzi gonfiare la rete. L’Aragona si scuoteva e prima del riposo Lapi su punizione chiamava alla respinta Giardina. Nella ripresa l’Aragona prendeva in mano le redini del gioco, ma in avanti era poco incisiva. Al 58’ Ribaudo si involava verso la porta, Intorre lo metteva giù, l’arbitro per compensare l’espulsione di D’Angelo di un minuto prima faceva finta di non vedere in quanto Intorre andava cacciato per fallo da ultimo uomo. Al 70’ un gran tiro di Sorce era deviato in corner da Giardina. Al 75’ l’Aragona accorciava le distanze con Gaziano, che di testa correggeva in rete una punizione dalla destra di Lapi. L’Aragona si sbilanciava per ottenere il pareggio e lasciava ampi spazi al Ravanusa. Al 80’ ci provava Gabriele Giarrana con un tiro dai 25 metri, palla a lato. Al 88’ Loggia si involava tutto solo, ma si faceva respingere il tiro da Agnello in disperata uscita. Era l’ultima azione di una partita molto corretta, macchiata da 9 cartellini gialli, uno rosso e l’allontanamento del tecnico di casa Loggia. Forse un po’ troppo per una partita del genere… anche gli arbitri potrebbero imparare ad avere più fair play, la legge della compensazione porta a non correggere un primo errore, ma a farne purtroppo un altro.
di Tonino Butera
Ravanusa: Giardina, Argento, Sergio Giarrana, D’Angelo, Piccirillo, Intorre, Agozzino (70’ Ninotta), Lo Curto, Falsone (55’ Gabriele Giarrana), Merlo (85’ Di Liberto), Loggia. All. Angelo Loggia.
Aragona: Agnello, Gaziano, Bartolotta (55’ De Marco), Capraro, Messineo, Lapi, Castaldo, Sorce, Spoto (85’ Geraci), Graceffa (46’ Salemi), Ribaudo. All. Alessio Sferrazza.
Arbitro: Vella di Agrigento.
Reti: 10’ Argento, 42’ Falsone, 73’ Gaziano.