La riscrittura scenica della commedia SI FUSSI RE con un sottile equilibrio tra il serio e il faceto, sfocia in una comicità a volte farsesca, in cui le interpretazioni dei personaggi,nella maggior parte delle scene, devono passare fluidamente dalla commedia alla farsa. I personaggi di questa commedia sono ritratti nella loro esteriorità più che in una intima ricreazione del loro essere morale. Essi sono di una ricchezza interiore e delle qualità pittoriche con qualche velatura di drammaticità. In questi due atti il paradosso acquista pregio nel dialogo, nella mimica e nelle battute. “ Si fussi re” , dice, don Carmelo Panepinto “ mittissi ‘na liggi: ca l’omu e la fimmina a vint’anni s’avissiru a maritari pi forza cuomu un servizio di leva!” Questo personaggio che ha nel sangue la vena di paraninfo. Vuole tutti sposati. Così incomincia la sua storia nel vedere coronare il suo estemporaneo sogno di maritare le sorelle, di età avanzata, Patronilla e Palmina Pellecchia con il tenente Camillo Michelin e il professore Gaetano Intreccialagli . Don Carmelo mette in moto la sua fantasia relazionandosi con il gli altri personaggi della commedia, creando situazioni ingannevoli e ambigue riuscendo così nel suo intendo. Il risultato è uno psettacolo dai ritmi frenetici e dai dialoghi surreali.
Ad aprire la serata, un momento di degustazione di prodotti tipici aragonesi, come: olive, formaggi, salumi in genere e non poteva mancare “u pani cunzatu” e “u sfinciuni” accompagnati dal un buon vino locale, offerti dalla Pro-Loco di Aragona, presieduta da Sebastiano Calleia e patrocinata dal Comune di Aragona, dal Sindaco, Giuseppe Pendolino.