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Aragona: la botte del pellegrino sulla Magna Via Francigena

“Ho voluto descrivere quello che più rappresenta Aragona, la mia cittadina. La pasqua, manifestazione risalente al 1700 periodo in cui veniva fondata la città”. Siamo ad Aragona, fiero comune della provincia di Agrigento, luogo di passaggio della Magna Via Francigena in Sicilia.
Le parole sono di Amedeo Galluzzo, artista siciliano che gentilmente inizia a raccontarmi della sua opera ormai punto di riferimento per ogni pellegrino che percorre il Cammino siciliano.

“La botte del Pellegrino nasce dalla volontà di creare qualcosa per i viandanti ma non riuscivo bene a mettere a fuoco cosa volevo in realtà proporre, cosi ho sempre rimandato. Poi nel 2016, tra le cianfrusaglie del mio garage, ho trovato una vecchia botte e capii allora che sarebbe stata perfetta per poter esprimere ciò che avevo dentro”

I colori accesi della botte sono visibili sul Cammino in Via Roma ad Aragona, presso il Comitato “Magna Via Francigena Aragona” e custodita dall’appassionato signor Calogero che, dopo averci timbrato la credenziale, con calorosa accoglienza ce ne racconta la storia. 

Ci sono tre raffigurazioni all’interno: Nel primo ci sono due personaggi biblici importanti per noi, san Pietro e san Paolo. Mostrano il momento del cosiddettodetto “ncontru” dei due apostoli con la Madonna per annunciare appunto che Cristo è risorto; Nel secondo la Madonna con il figlio gesu risorto. Noi ad Aragona lo chiamiamo “Santu sarvaturi“; Nel terzo vi è raffigurato un dolce tipico di Aragona che qui è tradizione pasquale, il “Taganu” una specialità di cui andiamo molto fieri”.

Ringrazio Amedeo e Calogero per aver condiviso con me la storia di quest’opera.
Scattarsi una foto accanto alla botte è un rito collaudato e tutti i viandanti ne approfittano anche per degustare una tipica gastronomia locale e per fare due chiacchiere con l accogliente Calogero.
È un simbolo che rappresenta un abbraccio per i pellegrini e indirettamente la disponibilità di una fiera cittadina di voler puntare sull’ospitalità attraverso la propria Storia.

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