Sabato durante la partita di calcio Juve-Milan, i Carabinieri della locale Stazione, coordinati dal Maresciallo, Leonardo Di Mauro, hanno effettuano circa 10 accessi in altrettanti esercizi pubblici (bar-ristoranti-pub-tavole calde-ecc.), riscontrando in 2 di essi che la proiezione pubblica veniva effettuata tramite regolare smart card e decoder, ma abilitata esclusivamente all’uso domestico/familiare. Ovvero pagando il canone mensile alla società titolare della piattaforma che gestisce il servizio di pay-tv e/o pay per view, per la visione presso un domicilio privato, i titolari, magari per attirare qualche cliente in più, presso le rispettive attività commerciali e magari incrementare gli introiti, hanno pensato bene di collegare il loro decoder “privati” nella tv installata nelle attività commerciali. In violazione della legge 633/41 e successive modifiche per la tutela del diritto d’autore.
In particolare oltre il deferimento all’Autorità GIudiziariaa per le violazioni di cui all’art. 171 ter lettere a-c-e, gli stessi dovranno pagare alle rispettive società frodate, una penale di 3.000 euro o in alternativa una penale di 800 euro e sottoscrivere il relativo abbonamento commerciale per la visione dei programmi.