Questo non vuol’essere un articolo di ordinario giornalismo che riporta una fredda e cruda notizia di cronaca nera per la scomparsa di una persona (ovviamente con tutto il dovuto rispetto che si deve a quanti vengono a mancare…purtroppo ogni giorno), o delle circostanze nella quale è scomparso, infatti ci scuserete se nella serata di ieri non è stata riportata la notizia in merito come fatto nelle testate di alcuni nostri colleghi giornalisti, ma non ce la siamo sentita proprio di ribadire quanto accaduto, non per disinformazione professionale, ma più che altro perchè non ce la siamo sentita di collegare una brutta vicenda come quella accaduta, al ricordo di una persona con cui ci siamo sentiti legati per un remoto motivo di profondo rispetto verso una figura che ha da sempre caratterizzato l’impronta aragonese…ma bensì questo, vuole essere un editoriale scritto a nome di tutta la redazione, che vuole ricordare la memoria di uno dei personaggi storici aragonesi che insieme a tanti altri hanno dato un’impronta indelebile nella memoria storica di questa piccola cittadina agrigentina, che in un modo o nell’altro ha da sempre fatto sentire la sua presenza nel territorio circostante.
Il signor Pietro Scarito, è stato una delle memorie storiche del paese, uno della “vecchia guardia“, spontaneo sempre in ogni sua presenza nelle varie situazioni di manifestazioni pasquali e di manifestazioni antropologico-culturali di vita contadina come lo è stata la oramai lontana “Festa di Sant’Antonio Abate”; dove la domenica mattina era un rito il ritrovo presso uno dei suoi “dammusi” dietro il cortile per la tradizionale salsicciata prima della benedizione degli animali e la tradizionale “acchianata” a cavallo, di via Baldassare Naselli.
Ed è appunto nella via Baldassare Naselli, dove tra l’altro era nato e cresciuto, mettendo sù famiglia…una famiglia di autentici instancabili lavoratori, qual’era lui…guadagnandosi il pane sempre onestamente…che fino alla fine, anche nel godersi la sua pensione era solito lavoricchiare e dedicarsi alla vita contadina qual’era la sua indole. Quella stessa via Baldassare Naselli che perde la sua figura e memoria di riferimento storica e personale che da sempre ha tenuto viva quella “viuzza” così antica e dimenticata, quanto storica…da dove alla fin fine si dice essere nato il paese di Aragona nei tempi passati.
Ovviamente è sempre stato presente il signor Pietro, anche la sua figura di colonna portante della “Pasqua aragonese” in quanto era il capofila per quanto riguarda i “Signurara“, e cioè (per quanti di voi non aragonesi stessero leggendo) i portatori devoti di Gesù risorto, i quali insieme ai “Madunnara” (i portatori devoti di Maria addolorata), ed i Santi Pietro e Paolo hanno da sempre allietato le domeniche pasquali con il suggestivo rito dell’incontro, conosciuto in tutta la provincia…e forse anche più. Per tanti che lo conoscevano, non c’era pasqua se non sentivano partire da lui due frasi di riferimento…una era il via della partenza dell’incontro aragonese, e l’altra era spesso gridata gran voce da tutti i partecipanti ai devoti di Gesù risorto…<<EVVIVA SANTU SALVATURI!!!>>.
Ecco il nostro omaggio in suo ricordo.
Noi tutti della redazione della testata giornalistica di TV SICILIA 24, con questo piccolo e breve editoriale abbiamo a modo nostro voluto ricordare la figura del signor Pietro Scarito, ed a partire dal nostro editore Simone Pietro Costanza, al direttore Davide Sardo, ai tecnici e tutta la redazione nessuno escluso, ci vogliamo unire al cordoglio della famiglia Scarito che perde, un padre, un nonno ed una colonna di riferimento. I funerali si terranno domani 14 Febbraio 2017 alle ore 15.30 presso la chiesa Madre di Aragona.