13:03 – Nel constatare quanto riferito agli organi di stampa dall’attuale Sindaco di Aragona, per cui sarebbe venuto a mancare quel rapporto fiduciale e conseguente revoca dalla carica di assessore comunale, è doveroso, puntualizzare alcuni fatti che, a dire dell’attuale Sindaco, avrebbero minato il perseguimento degli obiettivi politici amministrativi, rallentandone l’operosità dell’azione di governo.
Ebbene, ritengo che gli atti assunti sono rientrati appieno in quello che è stato il programma politico elettorale “…UNISCITI AL CAMBIAMENTO…” (razionallizzazione dei costi di gestione del Comune e del sistema tributario ecc…) ed al quale noi tutti abbiamo contribuito e degli obblighi per il ruolo assunto: atti di indirizzo politico e di coordinamento come per legge.
Tra le tante iniziative che ho fortemente voluto mi piace ricordare alla popolazione di Aragona, innanzitutto, la liquidazione della società partecipata “PROPITER spa”, secondo, anche, le linee guida attuali del governo Renzi; ed ancora la denunzia alla Procura della Repubblica e Procura Regionale presso la Corte dei Conti di ipotesi fraudolente di contratto per fornitura di energia elettrica per € 530.000,00, stante la presenza in atti di determinazioni di giunta falsificate così, permettendo all’amministrazione di chiudere il bilancio previsionale. Ovvero ancora, l’assunzione delle categorie protette a tempo indeterminato (L. 68/1999), penso anche grazie al mio ausilio, piuttosto che la sottoscrizione del protocollo d’intesa col Tribunale di Agrigento per l’accoglimento di LPU.
Ritengo, però, che le scelte solamente ricadute sul personale A.S.U. discrezionalmente individuato per la gestione dei servizi esterni, avrebbe dovuto, invece, interessare anche, così, rafforzandone il servizio, certamente urgente ed importante qual è la cura del territorio e dell’ambiente, anche tutto quel personale di ruolo per cui è stato assunto e dotato di qualifica specifica per quei servizi, ma che oggi, invece, sarebbe adibito a servizi interni.
Ritengo, infine, che non possano più condividersi quelle scelte politiche di rigore fiscale, mantenendo da un lato un’aliquota addizionale I.R.P.E.F. al massimo, il cui gettito fiscale sarebbe prevalentemente utilizzato per il pagamento dei cosiddetti debiti fuori bilancio, verosimilmente creati da quegli stessi soggetti che oggi, alcuni di loro, collocati paradossalmente in posizione apicale, verrebbero gratificati con l’indennità di posizione, dall’altro senza alcuna forte azione di lotta all’evasione ed elusione fiscale: QUALE MERITOCRAZIA
Il consigliere comunale
avv. Raimondo Cipolla