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Aragona:Tragedia delle Maccalube. Tre gli Indagati

06:35 – La Procura della Repubblica di Agrigento, ha iscritto nel registro degli indagati, tre persone, si tratterebbe di Domenico Fontana, presidente regionale di Legambiente nonchè Assessore del Comune di Agrigento della giunta Firetto, eletto giorno 1 Giugno e dei due dipendenti, Daniele Gucciardo e Francesco Gendusa.

Il reato di cui sono stati accusati sono di cooperazione in omicidio colposo plurimo. 

“La mia iscrizione nel registro degli indagati e quella dell’operatore della riserva, Daniele Gucciardo, oltre che del dirigente regionale responsabile delle aree protette, non ci sorprende, ce lo aspettavamo da tempo. Siamo consapevoli di come, di norma, vicende così tragiche si sviluppano dal punto di vista giudiziario. Resta intatto il nostro sincero dolore per la morte dei fratelli Laura e Carmelo Mulone”. Così Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia, ha commentato la notizia degli avvisi di garanzia. “Abbiamo contribuito sin dal primo istante all’accertamento della verità, fornendo all’autorità giudiziaria tutto quanto in nostro possesso, e continueremo a farlo. Siamo assolutamente tranquilli e certi di potere dimostrare la nostra estraneità ai fatti contestati – conclude Fontana – perché abbiamo sempre fatto tutto il possibile per ridurre i rischi connessi alla fruizione della natura all’interno delle riserve regionali che gestiamo come Legambiente”.

Gli indagati sarebbero responsabili della morte di Laura e Carmelo Mulone, i fratellini di 7 e 10 anni, rimasti sepolti lo scorso settembre da una colonna di fango dopo l’esplosione di un vulcanello nella Riserva che si trova ad Aragona, in provincia di Agrigento. La tragedia accadde il 27 settembre scorso. I due bambini erano insieme al padre che li aveva portati alla Riserva per festeggiare il compleanno del maschietto. Improvvisamente la terra cominciò a tremare, ci fu un’esplosione e si sollevò una colonna di fango di 40 metri che seppellì i due bambini. Il padre venne trascinato via e salvato dalla Protezione civile. La bambina fu ritrovata subito, mentre il corpo del fratellino fu recuperato solo in serata. Dopo mesi di indagini, la procura ha individuato nei gestori della Riserva i responsabili del fatto: non avrebbero messo in sicurezza l’area.

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