Gli arresti, eseguiti dalla Squadra Mobile, diretta da Giovanni Minardi, sono stati esperiti per le violazioni di reingresso nel territorio nazionale (articolo 13 comma 13 D.L. 286/98) e per la violazione dell’articolo 10 commi 2 ter e 2 quinques del medesimo Testo Unico Immigrazione, come modificato dalla recente novella legislativa (c.d. Decreto Salvini).
In particolare, A.N. cittadino tunisino è stato arrestato poiché rientrato in Italia prima dei tre anni previsti nel decreto di espulsione a suo carico, emesso nel 2017, mentre i tunisini A.A.R. e L. S., sono stati arrestati poiché violando i termini del decreto di respingimento, rispettivamente dell’11/1/2019 e dell’1/7/2019, rientravano nel territorio nazionale in violazione della novellata norma, il secondo, in particolare dopo soli pochi giorni dal respingimento.
I tre arresti sono stati convalidati dalla Procura della Repubblica di Agrigento che ha concesso il nulla osta all’espulsione e, dopo il giudizio direttissimo, sono stati accompagnati presso i vicini C.P.R.
Dall’inizio dell’anno sono 38 i migranti arrestati o fermati dalla Squadra Mobile di Agrigento di cui:
19 per reingresso illegale in violazione dell’Art. 13 c. 13,
7 sottoposti a fermo di P.G. per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina,
6 per altri provvedimenti (misure cautelari o condanne definiti).
6 per reingresso illegale in violazione della nuova norma di cui all’articolo 10 c. 2ter.