Invero, personale della Sezione Volanti del locale Commissariato di P.S., avendo fondato sospetto che all’interno dell’abitazione di un noto pregiudicato canicattinese, peraltro gravato da misura cautelare, si nascondesse la pregiudicata S.L., evasa da diversi giorni dal luogo ove era stata sottoposta agli arresti domiciliari e pertanto destinataria della misura cautelare della custodia in carcere, vi si recavano facendo irruzione nell’appartamento.
In detto luogo, nonostante le azioni di resistenza attiva poste in essere dal citato pregiudicato, proprietario dell’immobile, finalizzate ad assicurare la fuga dell’evasa, gli agenti rintracciavano, nascosta sotto un letto, la donna.
Nel corso dell’operazione di Polizia, come detto gravemente ostacolata dall’uomo, i poliziotti del Commissariato di P.S. rintracciavano anche un’altra donna, la rumena C.D.M.N., in atto sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari ma in altra abitazione.
Entrambe le donne venivano tratte in arresto nella flagranza di reato e condotte presso l’Ufficio di P.S., la S.L. in esecuzione di ordinanza di misura cautelare custodiale e la C.D.M.N. poiché resasi responsabile del reato di evasione.
Inoltre, il proprietario dell’abitazione veniva deferito all’A.G. per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento personale poiché reo di avere ostacolato le attività di Polizia ed avere nascosto presso la propria abitazione le due evase, di cui una latitante da oltre due settimane ed attivamente ricercata.
Espletate le formalita’ di rito, su disposizione del PM della Procura della Repubblica di Agrigento, la S.L. veniva condotta presso la Casa Circondariale di Agrigento, in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento di misura cautelare degli arresti domiciliari con quella più afflittiva della custodia in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Agrigento, mentre la rumena C.D.M.N. rimaneva ristretta nelle camere di sicurezza del Commissariato a disposizione della citata A.G.
Nella odierna mattinata, in esito dell’udienza di convalida dell’arresto, il giudice, avallando l’operato degli agenti di Polizia, convalidava l’atto di P.G. e, pertanto, la donna veniva risottoposta alla precedente misura cautelare degli arresti domiciliari.