Con l’ausilio della rete radar costiera, monitorata dalla sala operativa del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, si localizzava l’imbarcazione sospetta, che veniva fermata e scortata in porto.
La Procura della Repubblica di Agrigento ha coordinato da subito gli accertamenti di polizia giudiziaria effettuati dai finanzieri, che hanno permesso di confermare l’ipotesi criminosa del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il soggetto tunisino trovato alla guida dell’imbarcazione veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto e condotto in carcere ad Agrigento per la violazione dell’art.12 del Testo Unico sull’Immigrazione, mentre il peschereccio veniva posto sotto sequestro ed assicurato al molo Favaloro del porto di Lampedusa.