All’incontro, programmato dall’Amministrazione comunale e dall’Assessore al ramo, Davide Lalicata, hanno partecipato gli esponenti provinciali e locali delle associazioni di categoria con l’intento di approfondire la tematica.
Presenti per la parte pubblica il Sindaco Ettore Di Ventura, gli assessori Davide Lalicata, Massimo Muratore e Katia Farrauto, mentre gli operatori del settore intervenuti sono stati il direttore provinciale di LegaCoop, Antonio Giardina; Calogero Sardo, presidente provinciale di Confcooperative, Calogero Sardo; Pietro Sabatino, rappresentante interprovinciale della CIA e Giuseppe Di Falco coordinatore Giunta CIA; il presidente di Coldiretti, Pietro Signorino; il presidente di Confagricoltura Agrigento, Rosario Marchese Ragona e il responsabile della sezione di Canicattì Raimondo Gloria; per l’IGP Uva Italia il vicepresidente Maurizio Cervino e il consigliere Gaetano Zagarrigo; infine il responsabile dello sportello I.R.V.O. di Canicattì Giovanni Giardina.
Vari gli argomenti affrontati tra cui lo stato di criticità in cui versa il settore agricolo. Tra i molteplici spunti di nuove progettualità da rilevare quelli riguardanti l’attivazione di corsi di formazione/informazione per gli agricoltori, l’utilizzo dei fitofarmaci in azienda, la richiesta di locali per riprendere la formazione, la ripresa del progetto per la realizzazione di un campo sperimentale confronto varietale delle uve da tavola e per l’uva da vino con i vitigni storici o reliquia (progetto dell’Assessorato regionale all’Agricoltura). Particolare attenzione è stata rivolta al GAL e ai fondi destinati alla promozione territoriale, alla proposta di riapertura dell’Ufficio Comunale per l’Agricoltura e del laboratorio d’analisi virologiche della vite nonché a progetti di fattibilità per l’alternanza scuola-lavoro con particolare riguardo al tema “Innovazione tecnologica e tradizione”.
Speciale interesse ha suscitato l’ipotesi di studio sulla fattibilità della creazione di una filiera produttiva che coinvolga le aziende locali specializzate nel settore della pasticceria, ambito d’eccellenza del territorio canicattinese.
Grande attenzione ha suscitato la proposta di rendere produttivi gli scarti di lavorazione dell’uva Italia trasformandoli in zucchero d’uva o succo d’uva, coinvolgendo in questo progetto professionisti del territorio, ricercatori del CNR e di istituzioni scientifiche.
A conclusione dell’incontro tutte le parti hanno evidenziato l’importanza del ruolo della città di Canicattì sia come comune capofila del settore agricolo sia come volano nella promozione di importanti iniziative nel campo della produttività, della commercializzazione e della promozione dell’hinterland agrigentino.