Nel corso di una perlustrazione nelle campagne di Naro (AG), i Carabinieri della Stazione hanno arrestato due uomini, un 46enne e un 29enne del posto, che avevano tagliato e accatastato abusivamente ben 10 tonnellate di legna nei boschi intorno al paesino agrigentino, privando di numerosi alberi il patrimonio boschivo della Regione siciliana.
In questi giorni in cui sono ancora più intense le misure di contrasto alla diffusione del coronavirus, le pattuglie dei Carabinieri perlustrano senza sosta tutto il territorio, tanto fra le vie dei paesi, quanto nelle zone di campagna e boschive, naturale ritrovo per pic-nic e momenti conviviali.
Proprio durante una di queste perlustrazioni, i militari della Stazione di Naro hanno visto spuntare dalla foresta di Contrada Badia di Giummello due uomini, a bordo di un caterpillar trainante un carrello strabordante di legna appena tagliata. I militari hanno voluto vederci chiaro e verificare quindi la provenienza del legname: i tronchi segati lungo il cammino del camion non lasciavano dubbi, la legna era stata rubata. I soggetti, conosciuti dai militari, non hanno avuto altra scelta che ammettere le proprie responsabilità ed hanno accompagnato i Carabinieri alla casa rurale di uno dei due dove, a seguito di una rapida perquisizione, si è potuto accertare il furto compiuto: 10 tonnellate di legna pronta per la vendita e rubata ai boschi siciliani, creando un danno evidente alla biosfera dell’isola.
I due, un canicattinese di 46 anni e un nisseno di 29, dopo essere stati portati in caserma, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa della convalida, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.