12:46 – Dopo avere rigettato i ricorsi di Nobile e Onolfo, perché inammissibili, la Cassazione ha rigettato anche il ricorso di Calogero Chianetta, e ha dunque confermato la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo il 29 marzo 2013 a carico di alcuni imputati di Favara, accusati, a vario titolo, di usura e tentata estorsione a seguito della denuncia sporta dal commerciante di autovetture Giuseppe Vita di Favara. Condannato a 5 anni di reclusione Sergio Nobile, 42 anni. Confermata l’assoluzione per prescrizione di Rita Onolfo, 47 anni. Poi, confermata la condanna di Calogero Chianetta, 32 anni, a 1 anno e 3 mesi. Giuseppe Vita e i suoi familiari si sono costituiti in giudizio parte civile tramite l’ avvocato Giuseppe Arnone che commenta : “questa battaglia giudiziaria, di grande civiltà e coraggio, intrapresa dal signor Vita, dai figli e dalla moglie, dimostra che il crimine non paga e non deve pagare, anzi, adesso saranno i condannati, ovvero gli usurai, a pagare le spese di Giustizia e la mia parcella da legale”.
LA REDAZIONE