Il crocifisso che sarà esposto è in legno scolpito e dorato, con la sua croce originaria è databile alla fine del secolo XVII, opera di bottega siciliana.
Nonostante le numerose ridipinture, che il restauro ha eliminato, il crocifisso mostra una composta e umana sofferenza, con una forte componente naturalistica, Nuove forme di spiritualità propinate dagli ordini religiosi e in particolare francescana.
Fino agli anni Sessanta è documentata la presenza del Crocifisso in Cattedrale, collocato nell’altare maggiore.