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Cimitini festeggia il Santo Patrono. Ieri sera, conferenza-catechesi con Don Angelo Chillura

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Ieri, 24 luglio, presso la Chiesa Madre di San Giacomo di Comitini, si è tenuta una conferenza-catechesi sul santo apostolo da parte di Don Angelo Chillura, arciprete di Aragona.

Giacomo il Maggiore, detto anche Giacomo di Zebedeo (Betsaida, … – Gerusalemme, 44), fa parte del gruppo dei dodici apostoli di Gesù, secondo quanto riportato dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli. È detto «Maggiore» per distinguerlo dall’apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo, detto «Minore». C’è poi un terzo Giacomo, detto “il fratello di Gesù” o “il fratello del Signore”, che qualcuno fa coincidere con Giacomo di Alfeo il Minore; ma la cosa è molto dibattuta. Figlio di Zebedeo e di Salome, era il fratello di Giovanni apostolo; secondo i vangeli sinottici Giacomo e Giovanni erano assieme al padre sulla riva del lago quando Gesù li chiamò per seguirlo. Stando al Vangelo secondo Marco, Giacomo e Giovanni furono soprannominati da Gesù Boanerghes, «figli del tuono», Giacomo fu uno dei tre apostoli che assistettero alla trasfigurazione di Gesù. Secondo gli Atti degli Apostoli fu il primo apostolo martire e fu messo a morte dal re Erode Agrippa I.

Dopo la decapitazione, secondo la Legenda Aurea, i suoi discepoli trafugarono il suo corpo e riuscirono a portarlo sulle coste della Galizia. Il sepolcro contenente le sue spoglie sarebbe stato scoperto nell’anno 830 dall’anacoreta Pelagio in seguito ad una visione luminosa. Il vescovo Teodomiro, avvisato di tale prodigio, giunse sul posto e scoprì i resti dell’apostolo. Dopo questo evento miracoloso il luogo venne denominato campus stellae (“campo della stella”) dal quale deriva l’attuale nome di Santiago di Compostela, il capoluogo della Galizia. Eventi miracolosi avrebbero segnato la scoperta dell’Apostolo, come la sua apparizione alla guida delle truppe cristiane della Reconquista nell’840, durante la battaglia di Clavijo e in altre imprese belliche successive, le cui vittorie sui musulmani gli meritarono nell’immaginario popolare il soprannome di Matamoros (Ammazza-mori), che dall’Alto Medioevo perdurò nei secoli seguenti. La tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi nel Medioevo, tanto che il luogo prese il nome di Santiago (da Sancti Jacobi, in spagnolo Sant-Yago) e nel 1075 fu iniziata la costruzione della grandiosa basilica a lui dedicata. Il pellegrinaggio a Santiago, lungo preferibilmente il suo Cammino, divenne uno dei tre principali pellegrinaggi della Cristianità medievale. Gli altri erano quelli che portavano a Gerusalemme, al Santo Sepolcro, e a Roma, alla tomba dell’apostolo Pietro, facendo assurgere la figura del vescovo di Santiago al livello delle più importanti figure della Cristianità. Nella Chiesa cattolica san Giacomo il Maggiore è festeggiato il 25 luglio.

Tantissimi sono stati i ringraziamenti al parroco e al suo lectio magistralis. L’evento, di ieri sera, rientra nei festeggiamenti del Santo Patrono di Comitini.

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