Il querelante, specializzato nella realizzazione di mosaici, veniva incaricato a realizzare alcune opere da un anziano, all’accordo aveva preso parte anche l’odierno denunciato in qualità di nipote. Dopo la realizzazione e consegna della prima opera, il committente, considerando l’opera non gradita poiché ritenuta mal riuscita, manifestava la volontà di recedere dal precedente accordo, chiedendo la restituzione dell’acconto già corrisposto.
Le richieste telefoniche di recesso dal contratto si protraevano nel tempo e degeneravano in avvertimenti minacciosi che l’odierno indagato profferiva nei confronti della parte offesa, consistenti nel paventato danno d’immagine. Al termine delle indagini il personale del Commissariato accertava le responsabilità penali del predetto segnalandolo alla A.G per i reati in argomento.