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Commissariato dal TAR il Ministero degli Interni su ricorso di un imprenditore favarese

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Il sig. G.N. Di 29 anni e’ titolare dell’impresa agricola S. Con sede in Favara; la citata ditta con istanza indirizzata all’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole aveva richiesto l’accesso ai benefici per il primo insediamento giovani in agricoltura- pacchetto giovani. Con decreto dirigenziale veniva approvata la relativa graduatoria e la domanda presentata dalla ditta favarese veniva dichiarata ammissibile; pertanto con successivo decreto l’Amministrazione regionale disponeva la concessione del contributo per l’esecuzione degli investimenti aziendali. Senonche’ l’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Agrigento comunicava l’avvio del procedimento di revoca sulla base delle informazioni antimafia fornite dalla Prefettura di Agrigento; informativa fondata esclusivamente su presunti lontani legami parentali intercorrenti tra l’imprenditore e alcuni soggetti controindicati. Nonostante la presentazione di una memoria procedimentale l’Assessorato Regionale disponeva la revoca del finanziamento; da qua la decisione del giovane di proporre un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, per l’annullamento dell’informativa prefettizia E della revoca del finanziamento. Il ricorso straordinario , su parere favorevole del Consiglio di Stato, veniva accolto, ed i provvedimenti impugnati venivano annullati; ma il ricorrente era stato costretto ad un periodo di inattivita’ Di oltre un anno. Pertanto il ricorrente adiva il TAR Sicilia, sempre con il patrocinio dell’avvocato Rubino, per chiedere il risarcimento dei danni subiti; ed il TAR accoglieva anche il nuovo ricorso, condannando le Amministrazioni resistenti al risarcimento del danno da mancato guadagno, oltre al pagamento delle spese giudiziali. Ma le Amministrazioni resistenti non eseguivano la sentenza di condanna, nonostante il passaggio in giudicato; da qua la decisione dell’impreNditore di proporre un ricorso per ottemperanza , sempre con il patrocinio dell’avvocato Rubino, chiedendo la nomina di un commissario ad acta per l’ipotesi di ulteriore inottemperanza. Il TAR  Sicilia, Palermo,Sezione Prima, ritenendo fondate la tesi dell’avvocato Rubino, ha accolto anche il ricorso per ottemperanza, ordinando alle Amministrazioni resistenti di pagare il risarcimento dei danni entro sessanta giorni, e nominando commissario ad acta per l’ipotesidi Ulteriore inadempienza il Segretario Generale della Presidena del Consiglio,e condannando nuovamente le Amministrazioni resistenti al pagamento. Delle spese giudiziali. Pertanto, se l’imprenditore favarese non verra’ Risarcito entro sessanta giorni, interverra’ in Via sostitutiva il commissario ad acta che paghera’ anche Una penale per ogni ulteriore ritardo.

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