“La determina di conferimento dell’incarico palesa chiari ed inequivocabili profili di illegittimità – annullabilità per violazione del principi che presiedono alla nomina dei consulenti, ad i poteri di conferimento del Sindaco di cui all’ art. 14 L. Regionale n. 7 del 92, nonché dei principi di trasparenza ed efficienza amministrativa”.
“Quanto affermato – spiega Mossuto – non è un attacco personale a Zambito, quanto un promemoria all’attuale amministrazione a non abusare, per fini politici, degli strumenti normativi compromettendo i principi di buona amministrazione. La normativa richiamata nella determina sindacale n. 35 del 15.07.16, segnatamente l’art. 14 Legge Regionale 7/92, consente certamente al sindaco di nominare e avvalersi temporaneamente di consulenti ed esperti per la risoluzione di problemi che esulano le ordinarie funzioni istituzionali e che richiedono conoscenze e competenze specifiche, ma il conferimento resta però saldamente ancorato ai principi superiori di correttezza e di buon andamento della pubblica amministrazione”.
“Non possiamo che rilevare – afferma il capogruppo Pd – che la determina di conferimento dell’incarico non specifica in alcun modo le competenze che renderebbero lo stesso Zambito un ‘esperto’, poiché non c’è menzione del cv o altri allegati, non sono indicati i criteri di scelta e preferenza dello stesso ed anzi è palesata la totale assenza di criteri di selezione e di concorrenza. Perlopiù, ancora più grave, è la non specificazione delle attività che il soggetto in questione andrebbe a svolgere per il Comune; la formula del rinvio alla ‘collaborazione per favorire processi amministrativi ed alla coadiuvazione del Sindaco e della Giunta tutta nell’esercizio delle loro funzioni’ non esprime alcuna attività specifica’”.
Per il Pd di Favara “si tratta di un incarico indefinito nel tempo e nell’oggetto che consentirebbe all’esperto, a specificazione della delibera, di utilizzare per fini indefiniti ogni mezzo proprio della amministrazione comunale, dalla struttura al personale fino ad i mezzi”.
“A nulla vale poi – aggiungono – aver sbandierato la gratuità dell’ incarico, poichè la stessa determina prevede la liquidazione delle spese documentate ed eventuali compensi. Quest’ultimi avrebbero comunque importato per la sindaca l’obbligo – a fronte di una disperata situazione finanziaria del Comune – della preventiva valutazione e del controllo da parte del dirigente contabile e degli organi preposti. Si attende, inoltre, di conoscere il parere sulla nomina dell’esperto e sull’atto amministrativo del segretario comunale, che non ha sottoscritto il provvedimento. Invitiamo la prima cittadina a revocare la determina n. 25 del 15.07.2016 in quanto illegittima e annullabile ed applicare, nell’eventuale scelta futura di esperti, i criteri già richiamati e la normativa vigente. Senza volere esprimere giudizi negativi sulla persona del designato Zambito, siamo convinti che, per come avvenuto finora, continuerà a seguire, consigliare e sostenere l’amministrazione comunale a prescindere da un formale ma illegittimo provvedimento”, concludono.