L’esercitazione, facente parte delle attività del PSI (Proliferation Security Initiative), ha permesso di testare le procedure e le attività rivolte alla individuazione ed al controllo del contrabbando delle armi di distruzione di massa, frutto della cooperazione tra le diverse strutture nazionali competenti, condivise dalla comunità internazionale aderente al PSI.
Una nave sospetta veniva intercettata e posta sotto controllo dalla Marina Militare, per poi essere data in consegna alla Guardia Costiera nelle acque territoriali.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha partecipato all’esercitazione effettuando con il proprio
personale NBCR (Nucleare Batteriologico Chimico Radiologico) un controllo approfondito sulla
nave sospetta, volto ad individuare la presenza di armi chimiche.