Comuni, Cultura & Spettacolo, Licata

Concluso il convegno dal titolo “Turismo e infrastrutture” a Licata.

Questo articolo è stato visto 2.661 volte.

Venerdì sera, a Licata, al Palazzo Frangipane, si è tenuto il convegno dal titolo “Turismo e infrastrutture”. L’evento che ha visto coinvolti e presenti tutti gli otto Club Rotary dell’Area Akragas (Licata, Agrigento, Aragona Colli Sicani, Bivona Montagna delle Rose Magazzolo, Canicattì, Menfi, Ribera e Sciacca) e degli assistenti del Governatore Paolo Minacori e Lillo Cumbo, ha trattato l’importante tematica delle infrastrutture siciliane e il legame delle stesse con il turismo.
Relatore del convegno è stato l’Ing. Alfio Di Costa, Governatore Nominato per L’Anno 2020/2021 del Distretto Rotary Sicilia – Malta.
Ad introdurre i lavori il Presidente del Rotary Club Licata Casimiro Gaetano Castronovo, che ha invitato i rappresentanti istituzionali presenti a dare i saluti.
Tra questi il Sindaco di Licata Pino Galanti, che ha plaudito l’inizia dei Rotary, sottolineando le pesanti conseguenze della mancata infrastrutturazione della Città naturalmente vocata al turismo.
A seguire ha preso la parola il presidente del Consiglio Comunale di Palma di Montechiaro Letizia Pace, che dopo aver segnalato l’importanza dei Club Service nel territorio, e l’impulso dato, in particolare dal Club di Licata nel proprio territorio, ha auspicato un intervento urgente per il rilancio dell’economia legata al turismo.
Infine, tra i saluti anche quello dell’On. Carmelo Pullara, che in particolare ha fatto riferimento alla necessità di uno sviluppo dei porti della Provincia di Agrigento, da Licata a Sciacca, auspicando che dette infrastrutture siano sempre più utilizzate ai fini turistici, mettendole nelle condizioni di accogliere le navi da crociera, che ogni giorni possono portare nel nostro territorio un gran numero di turisti, così come già accade in altre città siciliane.
Numerosa ed attenta la partecipazione del pubblico e dei soci dei Club dell’Area Akragas.
La premessa da cui è partita la relazione dell’Ing. Costa è stata «non c’è futuro per la Sicilia senza le infrastrutture adeguate». Per far comprendere lo stato attuale delle infrastrutture il relatore ha fatto una carrellata storica del sistema viario siciliano che a partire dal periodo greco, attraverso i millenni e le dominazioni, è giunto sino a noi.
Al termine di questo excursus storico, e paragonando le nostre infrastrutture con quelle delle ragioni del nord Italia, è apparso a tutti evidente come da noi le infrastrutture non siano adeguate a consentirci di essere al passo con ciò che, la globalizzazione, richiede a chi ha la velleità di candidarsi a meta turistica mondiale. Molte strade interne, infatti, sono rimaste le stesse degli inizi del secolo e pertanto non più adeguate a garantire con l’attuale flusso di traffico una circolazione sicura. Un turista che ad esempio, si trovasse nella costa tirrenica e volesse andare ad Agrigento, si perderebbe in un viaggio interminabile su strada ed un viaggio impossibile con la ferrovia. Ovvio, pertanto che allo stato attuale il nostro territorio non potrà mai neanche pensare di essere competitivo, con altre realtà, che, seppure non hanno la ricchezza dell’offerta culturale che ha la Sicilia, hanno a proprio favore una rete stradale, ferroviaria, portuale e aeroportuale che ne facilità l’accesso e la fruizione.
Per questo è necessario avere una Sicilia finalmente moderna.
Per essere definita tale la nostra regione non può fare a meno di un’efficiente rete autostradale, completando il periplo della Sicilia, adeguando le autostrade esistenti ai nuovi standard europei per renderle più sicure, e per quanto riguarda la nostra provincia finalmente completare la Palermo-Agrigento e il collegamento tra la Agrigento e la A19.
Passando alla rete ferroviaria, anche senza avere la velleità di pensare all’alta velocità, si dovrebbe attuare comunque un sistema che unisca le principali città siciliane in tempi “normali” e su carrozze “decenti”.
In merito al sistema degli aeroporti nella nostra regione l’Ing. Costa lo ha definito “al collasso”. Palermo e Catania, infatti, avrebbero bisogno di essere ampliati ma non è possibile farlo per diverse ragioni tecniche. Allora da Licata il Rotary lancia una proposta: Perchè non pensare a nuovi aeroporti, magari a degli Hub Internazionali che possano essere utilizzati per far arrivare nella nostra regioni i voli internazionali direttamente, tanto per fare un esempio, dalla Cina, così come promesso dal Presidente Cinese nella sua recente visita a Palermo?
La disamina sulle infrastrutture, ovviamente, trova completamento con i Porti sia commerciali ed industriali, sia turistici, che in provincia di Agrigento potrebbero avere un ruolo di primaria importanza, rilanciando non solo il turismo ma l’intera filiera dell’economia.
Il tutto non nell’ottica “o questo o quello”, ma “questo e quello”.
Ha concluso l’Ing. Costa, che per fare molte di queste opere, accanto all’aiuto europeo, si dovrebbe utilizzare finalmente il nostro Statuto dell’Autonomia Siciliana, che se applicato adeguatamente, potrebbe dare alla nostra regione le risorse finanziarie per renderla infrastrutturalmente moderna e competitiva.
Nella nostra provincia, un convegno sul tema Turismo e Infrastrutture, non poteva prescindere dalla presenza del Direttore della Valle dei Templi, Giuseppe Parello, oltretutto Past-president del Rotary Club Aragona Colli Sicani, il quale ha preso la parola illustrando gli obiettivi raggiunti dal parco in questi anni, e sulla capacità dello stesso, non solo di auto finanziarsi, ma di creare un importante indotto economico per il territorio, i cui termini verranno a breve presentati in un convegno.
Ovviamente il parco ha margini di ulteriore crescita, che difficilmente potrà essere raggiunta in assenza di uno sviluppo infrastrutturale, che faciliti non solo i turisti a raggiungere Agrigento, ma che consenta agli stessi di poter restare nella nostra provincia per godere delle altre bellezze che essa offre. Sul punto il Direttore Parello ha ricordato la riapertura nel 2016 del Museo archeologico di Licata, che per i reperti che conserva meriterebbe di essere valorizzato all’interno dell’offerta turistica della provincia.
A termine è seguito un dibattito che ha visto numerosi interventi che hanno arricchito ed ampliato la discussione su un tema che merita incontri perchè dallo sviluppo delle infrastrutture dipende in particolare il destino delle nuove generazioni e la loro possibilità di libera scelta se restare nella nostra terra o andare a lavorare, nei migliori dei casi, fuori dai confini della nostra regione.
Alla fine dell’incontro, significativa è stata la volontà espressa dall’Ing. Alfio di Costa Governatore nominato del Rotary – Distretto 2010 Sicilia e Malta, di mettere a disposizione delle istituzioni locali e regionali, il supporto delle tante professionalità presenti all’interno dei Clubs, affinchè, insieme, si possa dare impulso ad una seria discussione finalizzata a trovare le soluzioni per affrontare e risolvere il problema

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.