Aragona, Comuni, Coronavirus (COVID-19), Cronaca

Coronavirus, il Comune si organizza avviando il cd. lavoro agile (home-working) ed assicurando le attività indifferibili

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In considerazione della normativa emergenziale recentemente emanata dal Governo in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, il Comune ha prontamente dato esecuzione alle misure all’uopo individuate per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus.

Tra esse figura la modalità di lavoro agile disciplinata dalla legge n. 81/2017, la quale, in forza del Dpcm 11 marzo 2020 (pubblicato nella GURI n. 64 del 11.3.2020), è divenuta la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, autorizzabile – per la durata dello stato di emergenza – in deroga agli obblighi informativi e agli accordi previsti dalla legge.

Il Dpcm dell’11 marzo ha comunque fatto salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, disponendo altresì che le Amministrazioni individuino le attività indifferibili da rendere in presenza.

Di qui l’intenso lavoro avviato all’interno del Comune, conclusosi con l’adozione di un provvedimento sindacale con cui si è operata la ricognizione delle attività indifferibili, in uno con apposite misure organizzative disposte dal Segretario Generale con relative direttive per dare concreto avvio allo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative del personale dipendente in forma agile (cd. smart/home working).

Tenuto conto anche della direttiva n. 2/2020 del Ministro della Pubblica Amministrazione e della necessità di ridurre la presenza dei dipendenti pubblici negli uffici e di evitare il loro spostamento, sono state adottate misure dirette a limitare la presenza del personale negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia indispensabile per lo svolgimento delle predette attività, garantendo in ogni caso un contingente minimo di personale posto a presidio degli uffici, e incentivando, per altro verso, il ricorso alle fruizione delle ferie arretrate, disposte anche d’ufficio, e dei congedi per le attività che, per la loro natura, non possono essere oggetto di lavoro agile.

Sono state peraltro disposte restrizioni all’accesso del pubblico e adottate le misure igienico-sanitarie e di sanificazione prescritte dai vari Dpcm, così da non pregiudicare lo svolgimento dell’attività amministrativa comunale ed assicurare un equo contemperamento con l’interesse alla salute pubblica.

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