Coronavirus, San Leone presa d’ assalto da tanti giovani. “Ancora troppa gente non ha capito quant’è grave la situazione. Bisogna stare tutti chiusi in casa”
“Ho la sensazione che molta, troppa gente non abbia capito con che cosa abbiamo a che fare. Forse alcuni messaggi troppo tranquillizzanti hanno causato un gravissimo danno inducendo tanti cittadini a sottovalutare il problema. Non va bene, non va bene, non va bene. La gente in questo momento deve stare a casa“. E’ la raccomandazione del virologo Roberto Burioni che, su Facebook, sottolinea: “Tutto quello che causa un affollamento deve essere evitato“, in risposta al post di un utente che gli segnala che la catena internazionale per cui lavora ha attivato una promozione questa settimana. Iniziativa che potrebbe creare assembramenti nei negozi. Non solo. Su Twitter Burioni evidenzia i rischi di un’altra iniziativa: “Venezia: aperitivo gratis in piazza San Marco per ripartire. Ma lo avete capito che la gente deve stare a casa altrimenti quello che riparte è il virus?“.
Le foto del Movimento “Mani Libere” – quelle che pubblichiamo – che vale più di mille parole. San Leone, salotto della movida agrigentina. Nel pomeriggio di domenica 08 Marzo 2020, la gente prende d’assalto locali, bar e si ritrova in massa in piazza.
A niente sono servite, evidentemente, le ultime angoscianti notizie che parlano di 1314 contagi in più rispetto a ieri per un totale di oltre 6 mila persone contagiate. Questa mattina, dopo il primo caso di coronavirus nell’agrigentino, la notizia di ulteriori dieci contagi di cui uno – un anziano di Sciacca- ricoverato in terapia intensiva a Enna.
Oltre a ciò, si pone un altro problema che va risolto alla radice.
Molti lettori ci segnalano l’arrivo oggi dal nord di pullman, provenienti anche da zone a rischio, stracarichi di insegnanti, bidelli, studenti, impiegati tutti originari dell’agrigentino. Centinaia di persone, dunque, potenzialmente a rischio contagio.
Cosa è stato fatto? Le autorità sono intervenute? Sono state applicate le nuove regole disposte dal Governo e dal presidente della Regione Musumeci?
Non sappiamo ancora bene così come non sappiamo ancora bene – e stiamo verificando – se sono stati identificati tutti i passeggeri ed eventualmente posti in quarantena nelle loro abitazioni.