Dalle dirette facebook, alla nota trasmissione di La 7, “Non è l’Arena”. Un sogno che è diventato realtà per due baldi “maturi giovani” di Aragona, Raimondo Collura e Alfonso Falzone, che questa sera, in prima serata, saranno protagonisti di un servizio realizzato nei giorni scorsi da uno degli inviati della trasmissione condotta da Massimo Giletti, Ad intervistare Collura e Falzone, definiti nella cittadina delle maccalube “ estroversi, innovativi e contro corrente “ l’inviato della trasmissione d’inchiesta Danilo Lupo attratto dalla loro naturalezza e da una certa notorietà raggiunta grazie al social network facebook. I due hanno iniziato quasi per scherzo con delle dirette, che hanno ottenuto sempre più consensi per il modo genuino e anche ironico di raccontare la realtà. I numeri di visualizzazioni per diretta superano mediamente le 4.000 unità e non è roba di poco conto. Gli argomenti trattati sono spesso piccanti e vanno dall’impoverimento della nostra provincia, che gli stessi imputano ad una gestione politica disastrosa, alle varie segnalazioni che i cittadini evidenziano nelle dirette. Nell’intervista fatta da Danilo Lupo si parlerà di alcuni aspetti legati alle ultime elezioni e il perché del successo del M5S dalle nostre parti e della drammatica situazione che vivono i giovani della nostra provincia, costretti a lasciare la propria terra. << Le soprese non mancheranno – dice Raimondo Collura – già è comunque una sorpresa poterci vedere assieme all’Alfonso in una rete televisiva così importante come La 7, a cui è piaciuto il nostro modo di comunicare in maniera diretta e senza veli. Ormai è arrivato il tempo di svegliare le coscienze degli aragonesi, il paese è ridotto a “lamera” e rischia non solo il dissesto, ma il tracollo finale >>. In diverse dirette “Raimondo e l’Alfonso”, così come gli piace farsi chiamare, hanno cercato di stimolare la pubblica amministrazione ad intervenire sulle tante segnalazioni che arrivano dai cittadini. In pratica il cellulare di Raimondo Collura è diventato un vero e proprio ufficio distaccato dei reclami della gente di Aragona e questo non è certo un segnale positivo, ma evidenzia come ormai i cittadini cercano nella protesta trasversale e soprattutto attraverso i social network di risolvere alcuni problemi a cui l’amministrazione comunale non riesce a dare risposte concrete.