Emergenza Covid-19, il cordoglio del sindaco e degli assessori per la morte al Nord dell’infermiera Liotta: “E’ il dolore dell’intera città”
Al lavoro in una Rsa di Predore(BG)
Muore infermiera di 55 anni di Sciacca.
Lo annuncia con cordoglio il Corriere di Sciacca, sul sito corrieredisciacca.it.
La donna lascia il marito, dipendente del comune di Villongo, anche lui siciliano, ed una figlia di 20 anni. La donna è morta nella giornata di giovedì 16 aprile. «Stava lottando con tutte le sue forze» hanno raccontato i familiari.
Una triste notizia direttamente dalla provincia di Bergamo dove è deceduta un’infermiera di 55 anni originaria di Sciacca.
Il coronavirus non le ha lasciato scampo . La donna lavorava in una Rsa in piena “zona rossa” e si era ammalata così come le stesse ospiti di “Villa Serena”, la casa di riposo dove lavorava. Il quadro clinico è peggiorato anche a causa di complicazioni polmonari che l’avevano costretta al ricovero in una struttura ospedaliera in provincia di Brescia.
“È il dolore dell’intera città di Sciacca”. Il sindaco Francesca Valenti e gli assessori della Giunta esprimono le proprie condoglianze alla famiglia di Lidia Liotta, l’infermiera di origini saccensi, uccisa dal coronavirus in provincia di Bergamo dove prestava servizio e dove viveva con la propria famiglia:
“È con immenso dispiacere che apprendiamo la notizia dalla stampa. Una tristezza che si aggiunge al dolore vissuto per tante altre morti, troppe, di una tragedia nazionale, che ci coinvolge tutti nello stesso sentimento. Ci ricorderemo di Lidia Liotta, come ci ricorderemo di tanti operatori sanitari che, con encomiabile eroismo, non si sono e non si stanno tirando indietro. Lidia Liotta ha continuato fino all’ultimo a fare il proprio dovere, sacrificando la propria vita. Grazie, a nome della città di Sciacca”.