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FAVARA: Nota sulle prossime elezioni amministrative di Rosario Manganella

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Rosario ManganellaPER IL BENE DI FAVARA
I DEPUTATI LOCALI? UNO SINDACO E L’ALTRO VICE

Dico subito e senza mezzi termini che sono seriamente preoccupato e deluso per come il centrosinistra si sta occupando del prossimo appuntamento elettorale di giugno.

I due partiti, alleati a Roma e a Palermo, il PD ed il NCD, a Favara sembrano essere stati commissariati dai rispettivi deputati: a loro spetta il compito di preparare programmi, scegliere il candidato sindaco e predisporre la lista per il Consiglio comunale.

La base, gli iscritti? Cosa da prima Repubblica!

A loro, se lo vogliono, solo il compito di votare i “prescelti” dal Capo.

“Preoccupato”per la mancanza di strategia messa in campo ( ? ) dai due deputati locali che, teoricamente dovrebbero andare a braccetto nell’elaborazione di una programma e di un progetto di grande respiro programmatico, e nell’individuazione del candidato a sindaco ed, invece, marciano l’un contro l’altro armato, ma uniti nell’evitare di parlare di programmi e nel porre veti sui tanti, tantissimi candidati falcidiati non appena proposti.

Sarà che i nominativi non sono di prestigio, sarà pure che sono troppo giovani e privi di autorevolezza politica, sarà quel che sarà, ma il nome che convince tutti non c’è ancora.

E, intanto, la scadenza della presentazione delle candidature si avvicina inesorabilmente.

“Deluso”, per l’assenza di strategia e per i conseguenti risultati ottenuti, anzi non ottenuti affatto!

Intanto gli altri si fanno avanti: 5 stelle ha già scelto; Gerlando Nobile ha già annunciato la sua candidatura; non manca nemmeno l’eterno candidato Antonio Valenti; altri due movimenti da parte loro sono impegnati nella preparazione delle liste nella scelta dei candidati a sindaco; Sicilia Futura, degli onorevoli Cascio, Cimino, Cardinale, pare che abbia un’ottima lista per il Consiglio comunale, ma, forse, perché vi ha rinunciato, al momento, non fa un nome da candidare a primo cittadino.

Il tempo delle mele é finito e, pur apprezzando lo spirito di sacrificio dei tanti, non é il momento dei dilettanti allo sbaraglio.

Occorre una robusta classe politica, credibile, ma, all’orizzonte, si vede solo il buio più profondo.

Occorre un/a sindaco/a, non inventato/a a tavolino, con una forte preparazione politico-amministrativa, disponibile h. 24, sorretto/a da una giunta di qualità per affrontare le tante emergenze e, soprattutto, la delicata questione finanziaria.

È il centrosinistra che fa?

Nulla. Anzi si autoflagella.

I due partiti, che a livello nazionale e regionale stanno assieme, il PD e il NCD, dopo il NO del magistrato Laura Vaccaro, hanno perso la bussola e navigano nel buio.

Il PD, sotto una guida unica ed autoritaria non è in grado di scrollarsi di addosso il complesso della debacle delle ultime due sconfitte elettorali che lo hanno relegato per 10 anni fuori dal governo attivo del governo della cosa pubblica favarese.

Questo stato comatoso resiste e persiste e si preferisce attorniarsi di nani e ballerine ( con le dovute pochissime eccezioni ) per evitare di confrontarsi con chi da decenni, rinnovandosi nella continuità, potrebbe dare, come ha dimostrato, anche di recente, un contributo al successo del partito e dello schieramento di centrosinistra.

I nomi a candidato sindaco del PD chi li sceglie e con quali criteri?

La lista per il Consiglio comunale a che punto è?

E il programma é come l’araba fenice.

Può essere un uomo solo al comando a decidere le sorti di un partito e del paese?

Bisogna cambiare verso. E per cambiare verso non basta nominare una commissione di venti nomi (scelti con quale criterio? Tutte le diverse sensibilità sono presenti?), mettendo dentro amici, sempre pronti a calare la testa.

Per cambiare verso, è necessario chiamare in causa le migliori energie, fare squadra, vincere le elezioni e, rinviare ad altra data, la resa dei conti.

Chi oggi riveste responsabilità importanti nel partito ed altrove deve dimostrare di essere più saggio dei saggi.

Sul NCD, partito che non è mio, evito di fare riflessioni per evitare interferenze che non sarebbero certamente gradite.

Mi permetto solo di invitare il leader locale ad essere più costruttivo e di evitare di porre veti (sempre sgraditi e di pessimo gusto).

Le elezioni si vincono se si allarga la platea di chi segna più volte la scheda elettorale al momento di trovarsi nel seggio.

Ai due parlamentari nazionali di Favara, infine vorrei rivolgere l’appello a stringere i tempi, a trovare una proposta degna di attenzione, un candidato capace, competente, esperiente, unitario perché amministrare Il nostro Comune, questa volta, non sarà ( se mai nel passato lo sia stato) una passeggiata.

C’è da convivere con la grave situazione finanziaria, con i tagli
effettuati dallo Stato e dalla Regione, con l’evasione dei tributi locali, dovuta, per lo più, alla mancanza cronica di lavoro; c’è la necessità di assicurare i servizi (refezione scolastica, assistenza ai disabili, agli anziani, alle ragazze madri, ai diversamente abili, alla grande sacca di povertà, etc.) e così via.

Signori Onorevoli favaresi, ritenete che i nomi proposti finora alla carica di sindaco siano in grado di governare il nostro Comune?

Sono sicuro che voi avete a cuore le sorti della nostra Città e che farete di tutto per dare un governo di alto profilo politico e morale ed, allora, lo sapete che cosa vi dico: perché uno di voi non si candida a sindaco e l’altro gli faccia il vice?

Fin da adesso vi prometto il mio voto.

Rosario Manganella

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