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Favara: Era ricercato da quasi due anni. Catturato nella notte mentre tentava di scappare in Germania.

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Nella calza, la notte dell’Epifania, non ha trovato né zucchero, né carbone. Solo le manette ai polsi che gli hanno fatto scattare i Carabinieri della Tenenza di Favara. È finita così, ad una fermata degli autobus, la fuga di Dario Micalizio, 35enne di Agrigento, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti. Gli investigatori gli stavano col fiato sul collo già dal giugno 2016, quando si era sottratto ad un ordine di carcerazione per scontare la pena di quasi un anno di reclusione per droga. Da quel momento era sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine.

I primi sospetti della presenza sul territorio del fuggitivo, i Carabinieri li avevano avuti già prima delle vacanze di Natale, quando alcuni movimenti sospetti dei suoi familiari avevano portato a ritenere che il Micalizio potesse voler trascorrere in famiglia le feste di Natale. I sospetti si sono rivelati realtà questa notte, quando, intorno alle tre, è scattato il blitz dei Carabinieri di Favara. Una decina di militari in borghese hanno si sono messi di nascosto sulle tracce di un’utilitaria di colore nero, con a bordo due uomini, uno dei quali fortemente rispondente alla descrizione in possesso dei militari. Dopo pochi minuti, la decisione di far intervenire una pattuglia che sorprendeva gli occupanti nei pressi di una fermata degli autobus di lunga percorrenza, uno dei quali diretto in Germania. Il Micalizio, vistosi braccato, non ha opposto resistenza ed ha ammesso la sua reale identità, confessando di essere in partenza per la Germania, dove, con tutta probabilità, aveva già trascorso, prima di Natale, tutto il periodo di irreperibilità. A lui è stato subito notificato un ordine di carcerazione, che era stato emesso nel giugno del 2016 dalla Procura Generale della Repubblica, a seguito di una condanna della Corte di Appello di Palermo, con l’accusa di spaccio continuato di sostanze stupefacenti.

Gli accertamenti approfonditi sul suo accompagnatore, hanno portato al convincimento che questi stesse favorendo l’elusione della pena del Micalizio. Pertanto, anche per Antonio Prinzivalli, 47enne di Agrigento, anch’egli noto per i suoi precedenti, è scattato l’arresto con l’accusa di favoreggiamento personale.

Il Micalizio è stato subito portato al carcere Petrusa del Capoluogo, mentre il complice è stato trattenuto dai Carabinieri in attesa del rito direttissimo.

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