PERSONALE DELL’ARMA, QUESTA MATTINA, E’ INTERVENUTO IN QUELLA VIA JUGOSLAVIA PER UNA SEGNALATA LITE TRA CITTADINI EXTRACOMUNITARI. IVI GIUNTI, I MILITARI HANNO INDIVIDUATO IL SUDDETTO MIGRANTE CHE CERCAVA DI ENTRARE ALL’INTERNO DELLA ABITAZIONE OCCUPATA DAL PROPRIO FRATELLO K. M., NONOSTANTE IL RIFIUTO OPPOSTO DALLO STESSO. I MILITARI OPERANTI, AL FINE D PROCEDERE ALLA SUA IDENTIFICAZIONE, LO ACCOMPAGNAVANO PRESSO LA LOCALE TENENZA OVE TRA L’ALTRO VENIVANO A CONOSCENZA CHE LO STESSO AVEVA IL PERMESSO DI SOGGIORNO SCADUTO DI VALIDITA’ NEL MESE DI FEB C.A.. PERTANTO, VENIVA EMESSO A SUO CARICO BIGLIETTO DI INVITO PER PRESENTARSI NELLA GIORNATA DI DOMANI PRESSO LA QUESTURA – UFFICIO IMMIGRAZIONE DI AGRIGENTO.
SUCCESSIVAMENTE, UN PRIVATO CITTADINO, CONTATTAVA TELEFONICAMENTE QUELLA TENENZA SEGNALANDO UNA LITE TRA MIGRANTI IN QUELLA VIA JUGOSLAVIA. PERTANTO, MILITARI ARMA SI RECAVANO NUOVAMENTE IN QUELLA VIA, DOVE TROVAVANO KEITA ALMANY CHE STAVA AGGREDENDO FISICAMENTE, CON CALCI E PUGNI, IL PROPRIO FRATELLO. NEL TENTATIVO DI DIVIDERE I DUE SOGGETTI, KEITA ALMANY SI SCAGLIAVA FISICAMENTE CONTRO I MILITARI OPERANTI MINACCIANDOLI E, VISTA L’IMPOSSIBILITA’ DI PORTARLO ALLA CALMA, E’ STATO ARRESTATO E CONDOTTO NUOVAMENTE PRESSO LA LOCALE TENENZA, DOVE CERCANDO DI SVINCOLARSI SFERRAVA CALCI AI MILITARI PRESENTI. PER GLI EFFETTI DERIVANTI DAL TENTATIVO DI RIPORTARE ALLA CALMA L’ARRESTATO, N. 6 MILITARI DI QUEL REPARTO, SONO RICORSI A CURE MEDICHE. L’ARRESTATO DOPO LE FORMALITÀ DI RITO E’ STATO ASSOCIATO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI AGRIGENTO A DISPOSIZIONE DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA.