“Il nascondiglio del voto segreto è il rifugio dei pavidi e degli estorsori, soprattutto in questo preciso momento storico, peraltro gestito egregiamente dalla giunta Musumeci”
Con queste espressioni mortificanti solo per chi le esprime, pezzi dello Stato maggiore di Italia Viva con in testa il suo leader, hanno messo all’Indice l’accorato intervento del Presidente della Regione Siciliana nei confronti della richiesta di voto segreto, avanzata dal deputato Sammartino durante l’approvazione della legge finanziaria.
Una finanziaria a misura di emergenza condivisa preliminarmente con i capigruppo di tutte le forze politiche all’Ars e poi discussa e concordata in commissione Bilancio, come lo stesso Presidente Musumeci ha tenuto a sottolineare.
Bene: il voto segreto è in generale un nascondiglio per chi, pavido o estorsore, preferisce non esporsi, agisce nell’ombra, alza il prezzo per tentare di ottenere un bottino congruo alle proprie “esigenze”, in spregio alla doverosa trasparenza che un deputato dovrebbe avere nei confronti del corpo elettorale.
Ma ancor più esecrabile è chiedere di far ricorso al voto segreto durante l’approvazione di “questa” finanziaria e in “questo” preciso momento storico in cui alla pandemia del virus (egregiamente gestita dal governo di Palazzo d’Orleans), si sta accompagnando parallela e non meno nefasta, un’epidemia economica dagli esiti incerti e dagli effetti nefasti per migliaia di famiglie siciliane. Ecco, ha per davvero ragione Nello Musumeci: in queste condizioni nascondere il proprio volto e la propria espressione di voto nella segretezza, è eticamente riprovevole e doppiamente offensivo. Offende la dignità del Parlamento. Ma ancor di più offende la grande ed encomiabile dignità di tutti quei siciliani che affrontano in silenzio le ristrettezze economiche di queste settimane.
Altro che squadrismo! Oggi abbiamo assistito alla difesa (di cuore e di ragione) di quel concetto di Libertà che preesiste alla stessa democrazia. La Libertà di chi si è conquistato i galloni sul campo per difenderla e ribadirla. Libertà per la quale riteniamo di non dover prendere lezioni. Da nessuno.
Lo dichiara Luca Tantino del Direttivo Regionale di Diventerà Bellissima