Foggia, esplosione in una palazzina. Due morti e quattro feriti
Il boato nella notte per una fuga di gas. Sventrati i piani bassi di un edificio. Estratte vive dalle macerie alcune persone, tra cui un bambino di 4 anni. I piani bassi di una palazzina nel centro storico di Foggia sono stati sventrati da una esplosione causata da una fuga di gas a casa di un anziano. Morti due coniugi, Giuseppina Fiore, 29 anni, e Luigi Veneziano, 37, mentre il loro bambino di 4 anni, estratto vivo dalle macerie, è rimasto ferito nell’incidente. Altre tre le persone salvate, una delle quali è in gravi condizioni. Il botto è arrivato poco prima delle 4. Una deflagrazione tremenda che ha svegliato la città. I primi soccorritori si sono trovati di fronte uno scenario da guerra, con i piani bassi dell’edificio sventrati, polvere e macerie nei dintorni e numerose macchine distrutte. Le vittime, Giuseppina Fiore, di 29 anni, e suo marito Luigi Veneziano, 37, sono i genitori del piccolo rimasto ferito, di soli quattro anni. Secondo le prime notizie, la famiglia si era trasferita da poco, forse da meno di un mese, nell’appartamento della palazzina in via De Amicis, dopo aver fatto effettuare all’interno dell’abitazione alcuni lavori di ristrutturazione.
Quattro i feriti, uno grave – Tra i quattro feriti, il più grave è Antonio Morelli, l’inquilino di 85 anni rimasto ustionato nell’esplosione, che è avvenuta proprio nell’appartamento in cui viveva. Morelli ha riportato ustioni in quasi tutto il corpo ed è stato ricoverato agli Ospedale riuniti di Foggia, in prognosi riservata. Il bambino della coppia morta, che viveva al piano terra dello stabile, è invece giudicato guaribile in trenta giorni. Ferite giudicate guaribili in 15-20 giorni per i coniugi di 62 anni (Anna Rosa Ricucci e Alberto Capolongo) che vivevano al primo piano della palazzina: il pavimento della loro abitazione è crollato e i due sono caduti al piano sottostante.
La fuga gas in casa dell’anziano ferito – L’esplosione si sarebbe verificata nella casa di Antonio Morelli. Secondo quanto verificato dai vigili del fuoco la cucina dell’anziano aveva le manopole del gas aperte. L’ambiente dell’appartamento al piano terra del palazzo di sei piani si sarebbe quindi per ore saturato di gas fino a quando nella notte lo stesso Morelli, probabilmente accendendo una luce, avrebbe provocato la scintilla che ha fatto detonare tutto. Lo stabile è stato sventrato al piano terra e al primo piano. Il pavimento degli appartamenti che si trovano al primo piano è crollato quasi del tutto.
Le due vittime stavano dormendo nel loro letto al piano terra nell’appartamento a fianco a quello dell’anziano. Sul loro letto è crollato parte del solaio e una grande lastra di ferro che probabilmente sosteneva un soppalco. Sarebbe stata questa lastra a uccidere i genitori e allo stesso tempo a proteggere il corpicino del bambino che dormiva tra loro e che si è salvato grazie all’intercapedine che si è formata.
Odore di gas da giorni – Intanto arrivano le prime testimonianze di gente della zona che sostiene di aver avvertito odore di gas nei giorni scorsi. Secondo il comunicato dei vigili del fuoco però la deflagrazione sarebbe dovuta, molto probabilmente, proprio a una fuga di gas che, si legge nel comunicato, “ha causato il crollo dei solai del primo e del secondo piano. Il cedimento delle strutture ha coinvolto alcune persone che sono rimaste sotto le macerie, mentre gli altri condomini hanno abbandonato lo stabile attraverso le scale, rimaste percorribili”. Le operazioni di soccorso sono state eseguite “rimuovendo i detriti a mano e con l’impiego di termocamere e geofoni”.
Sentiti i responsabili dell’azienda del gas – Gli investigatori della squadra mobile della Questura di Foggia hanno ascoltato il direttore dell’Amgas. Da lui sarebbe arrivata la conferma che lunedì sera è effettivamente arrivata in azienda una chiamata per un forte odore di gas proveniente dalla palazzina. In via Edmondo De Amicis, ha detto agli investigatori, sono arrivati alcuni tecnici dell’azienda i quali hanno verificato che la situazione era normale e l’apparecchio non segnalava nessuna fuga di gas. Nell’indagine avviata dal pm di Foggia, Alessandra Fini, si ipotizzano i reati di disastro colposo e di omicidio colposo, al momento a carico di persone da identificare.