Da Sciascia a Pirandello, da Verga a Moravia, quanti patrioti siculi hanno rappresentato i colori e i suoni di questa amata terra.
E’ di Francesco La Rosa l’opera, la produzione video che imperversa sulle reti e i rotocalchi siculi. “Pacenzia, s’intitola così il cortometraggio ammesso a partecipare ai più importanti festival nazionali come quello di Voghera, Civitanova, Il Morandini Film Festival, Vigevano, Videomaker Film Festival e altri ancora.
Un corto di circa una mezzoretta scandita a ritmo di pathos e frames grezzi a scatti violenti che raccontano la storia di una vita, l’esistenza no di un solo personaggio ma di un’intero popolo. Una produzione indipendente, che l’autore e regista Francesco La Rosa desidera sottolineare, costituita da un cast a dire il vero improvvisato: amici, colleghi e parenti fino alla sera prima ignari di ciò da farsi. <<Sono questi i “i grandi”, gente che crede in te, che si affida a te mettendosi a tua completa disposizione pur non essendo ricompensata economicamente ma col solo piacere di aver trascorso 2/3 ore in tua compagnia>>, cit. l’autore.
La storia di un vecchio, il vecchio, il “padrino”, che lascia a tutti a bocca spalancata per la decisione inaspettata presa alla fine dell’ultima riunione con gli “amici fidati”. <<Massacrateci di critiche>> dice l’autore, <<affondateci nel profondo degli abissi, ma noi gente “amatoriale”, lì durante quelle riprese abbiamo messo il cuore dando voce ai nostri sogni e una luce alle nostre speranze>>. <<Ringrazio tutti, dal piccolo Domenico Campione (Piddu da piccolo) al viso terso e duro di Marcello Bruno (il Padrino), non vorrei fare altri nomi finirei per discriminare quelli rimasti fuori, quindi solo un grazie e questa meravigliosa gente>>.
Un corto del quale è stata richiesta pure la liberatoria per la messa in onda nelle regioni della Calabria, Puglia, Basilicata, Campania ed infine la Corsica (Francia) che attende in maniera assillante i sottotitoli in lingua transalpina.
“Pacenzia” il cortometraggio siculo che descrive e rappresenta con colori forti e lessico violento la storia di un’epoca. Accompagnata con le musiche di Carmelo Incognito e il supporto tecnico e scenografico di Pietro Paratore, “Pacenzia” un’opera da non perdere assolutamente.