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Francesco Montenegro, Vescovo di Agrigento, nominato Cardinale dal Papa

 

12:35 – Roma. Il Papa ha annunciato all’Angelus  che creerà “15 nuovi cardinali, da 14 nazioni del mondo e cinque cardinali non elettori, cioè con più di 80 anni, nel concistoro del prossimo febbraio. C’è un solo curiale tra i nuovi cardinali elettori che il Papa creerà il 14 febbraio. Si tratta del francese Dominique Mamberti, ex “ministro degli Esteri” della Santa Sede e attuale prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica. Il cardinale più giovane sarà l’arcivescovo di Tonga, mons. Manfi, che è nato nel 1961, il più anziano (che sarà ovviamente cardinale non elettore), sarà l’arcivescovo emerito di Manizale, in Colombia, mons. Pimento Rodriguez, che è nato nel 1919, tra i quali due soli italiani e entrambi arcivescovi di sedi non cardinalizia ma testimoni credibili del Vangelo: Edoardo Menichelli di Ancona e Francesco Montenegro di Agrigento. Tra i 5 cardinali ultraottantenni, che non entreranno in Conclave per ragioni di eta’ ma che saranno ugualmente tra i consiglieri del Papa l’anziano Luigi Magistris, sardo, gia’ propenitenziere cui fu negata la porpora per i suoi contrasti su decisioni riguardo alle canonizzazioni volute da Giovanni Paolo II.

I 15 nuovi cardinali elettori che il Papa creerà sono Mons. Dominique Mamberti, Arcivescovo titolare di Sagona, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Mons. Manuel José Macário do Nascimento Clemente, Patriarca di Lisbona (Portogallo), Mons. Berhaneyesus Demerew Souraphiel, C.M., Arcivescovo di Addis Abeba (Etiopia), Mons. John Atcherley Dew, Arcivescovo di Wellington (Nuova Zelanda), Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo (Italia), Mons. Pierre Nguyên Văn Nhon, Arcivescovo di Hà Nôi (Viêt Nam), Mons. Alberto Suárez Inda, Arcivescovo di Morelia (Messico), Mons. Charles Maung Bo, S.D.B., Arcivescovo di Yangon (Myanmar), Mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, Arcivescovo di Bangkok (Thailandia), Mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento (Italia), Mons. Daniel Fernando Sturla Berhouet, Arcivescovo di Montevideo (Uruguay),Mons. Ricardo Blázquez Pérez, Arcivescovo di Valladolid (Spagna),Mons. José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., Vescovo di David (Panamá), Mons. Arlindo Gomes Furtado, Vescovo di Santiago de Cabo Verde (Arcipelago di Capo Verde), Mons. Soane Patita Paini Mafi, Vescovo di Tonga (Isole di Tonga). I cinque cardinali non elettori  sno mons. José de Jesús Pimiento Rodríguez, arcivescovo emerito di Manizales (Colombia), mons. Luigi De Magistris, Arcivescovo titolare di Nova, Pro-Penitenziere Maggiore emerito, Mons. Karl-Joseph Rauber, Arcivescovo titolare di Giubalziana, Nunzio Apostolico,Mons. Luis Héctor Villalba, Arcivescovo emerito di Tucumán e Mons. Júlio Duarte Langa, Vescovo emerito di Xai-Xai.

 “Si conferma – ha dichiarato padre Federico Lombardi circa i nomi dei nuovi cardinali – che il Papa non si ritiene vincolato alla tradizione delle ‘sedi cardinalizie’, che era motivata da ragioni storiche in diversi Paesi, per cui il cardinalato era considerato quasi ‘automaticamente’ legato a tali sedi: ad esempio in Italia, Spagna e Messico”, “abbiamo invece diverse nomine di arcivescovi o vescovi di sedi che in passato non avevano avuto un cardinale”.  “Rispetto al numero di 120 elettori – ha osservato padre Federico Lombardi – vi erano 12 posti ‘liberi’ nel Collegio oggi o nei prossimi mesi. Il Papa ha superato leggermente questo numero, ma si è mantenuto molto vicino ad esso, cosicché esso è sostanzialmente rispettato”. Secondo le norme canoniche, i cardinali con meno di ottanta anni votanti in un eventuale conclave devono essere 120. Il 14 febbraio saranno 123.

LA REDAZIONE

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