Nota: Questo comunicato non è un articolo prodotto dalla Redazione di “TV SICILIA 24”, ma una nota stampa esterna di cui pubblichiamo integralmente.
Se le Ong, in particolare quelle tedesche e olandesi, fossero interessate alla vita dei migranti farebbero bene a recarsi nelle acque dell’Egeo, al largo delle coste della Turchia, dove si sono verificati molti naufragi.
La Turchia paese molto poco sicuro, peraltro, pagato con i soldi dell’Unione Europea per chiudere la rotta che portava i migranti in Germania, guarda caso in quelle acque non c’è stata mai nessuna Ong tedesca a salvare i migranti.
I porti più sicuri ed in cui le ONG la fanno da padroni sono i porti italiani.
Il fantomatico “portavoce della UE”, oltre a dire che Tripoli non è porto sicuro, dovrebbe anche spiegare perché tutti i restanti porti del Mediterraneo, ovviamente tranne quelli italiani, non sono dei porti sicuri.
Quello che è assurdo sono le regole sancite e mai discusse in modo serio e concreto del trattato di Dublino in cui l’Italia è l’unico paese a farne le spese in tutti i sensi.
Primo: perché abbiamo la massima responsabilità dell’accoglienza e della gestione della domanda d’asilo in quanto paese di primo approdo.
Secondo: i cosiddetti “dublinanti” sono i migranti sbarcati in l’Italia, poi passati nei paesi confinanti attraversando la frontiera a Bolzano, Ventimiglia o altrove, intercettati dalla polizia e identificati in base ai dati della rete Eurodac, la banca dati europea delle impronte digitali.
Se dai dati si scopre che sono arrivati in Italia questi migranti “dublinanti” vengono rispediti indietro, verso il paese di primo sbarco. Germania, Austria e Francia lo possono legittimamente fare in base al trattato di Dublino, che impone che i migranti chiedano asilo e restino nel paese di sbarco. Trattato che l’Italia non ha mai ottenuto di modificare.
Ed ecco l’invito ad una riflessione: vero è che in Italia ci dicono che c’è una diminuzione degli sbarchi, ma in compenso il numero di coloro (Germania Francia ed Austria in primis) che dal resto dell’Unione europea vengono rispediti nel nostro paese supera di gran lunga quello di coloro che approdano lungo le nostre coste.
Con l’inizio della bella stagione inizia il via vai delle navi Ong che tornano ad operare nel Mediterraneo stracolme di immigrati, così come inizia il via vai del nostro Governo che inizia ad invocare solidarietà europea; si tratta di una scena già vista in cui nessuno si fa avanti; iniziano solo i proclami, le apparizioni in tv con presunta disponibilità colma, a mio modo di vedere, di ipocrisia.
La preoccupazione della Germania, dell’Olanda, dell’Austria e degli altri governi è disponibile solo a parole: è quella di diventare di primo approdo e dunque di non poter poi spedire indietro i migranti, qualora realmente le Ong tornerebbero verso la rotta dei propri paesi di origine; ovviamente l’applicazione del trattato di Dublino darebbe loro massima responsabilità su accoglienza e gestione delle domande d’asilo.
Dunque, la pressione sul Governo italiano di mantenere i porti aperti per tutte le Ong, molto forte dall’Europa e da Berlino soprattutto, può essere spiegata semplicemente così, in questo modo sarebbe sempre e solo l’Italia a sobbarcarsi l’onere di gran parte del fenomeno migratorio, anche in questo particolare momento in cui la pandemia ha segnato inesorabilmente ed in maniera indelebile la vita quotidiana di ognuno di noi.
Ed ecco ancora una volta dimostrato che il nostro paese viene ridicolizzato e usato da questa finta Europa solidale fatta di sciacalli burocrati e speculatori finanziari pronti a tendere la mano, mostrare milioni di sorrisi e milioni di numeri poco reali in tv ed usare la scure il raggiro e l’interesse personale egoistico legato all’arricchimento delle proprie economie e dei propri stati nazionali.
Ancora una volta L’Europa della collaborazione, dell’equità e della condivisione ha messo a nudo la sua vera natura : e cioè che questa Europa non esiste più già da tempo…..
Italiano si !!! ma Pupo in mano ai Pupari europei no !!!!!!!!!!!!!
Gerlando Piparo”