Gioacchino Salvaggio, 54 anni, di Agrigento, detenuto per ricettazione di assegni falsi e spaccio di banconote false, è morto a Palermo all’ospedale Civico dove è stato soccorso dopo un malore in carcere. I familiari hanno presentato un esposto in Procura. Trascorsi già 8 giorni dalla morte, il corpo di Salvaggio è ancora in obitorio in attesa che il magistrato decida se procedere con l’autopsia. Secondo la direzione del carcere Pagliarelli a Palermo, Gioacchino Salvaggio da tempo è stato sofferente di cuore e di ipertensione, e spesso si è sottoposto alle cure mediche. I familiari però negano di essere stati a conoscenza delle precarie condizioni di salute del congiunto. Dunque, tramite l’esposto, firmato dall’ avvocato Giuseppe Dacquì, chiedono di accertare le cause della morte e se i soccorsi sono stati tempestivi ed efficaci.
LA REDAZIONE