Tutto ciò risulta quantomeno improprio, stante che la classifica stilata dall’importante quotidiano nazionale, fa riferimento, in maniera chiara ed inequivocabile, alle provincie italiane e non ai singoli comuni.
Inoltre, da una lettura degli elementi oggetto di valutazione da parte del Sole 24 ore, ci si rende conto che tra i 6 indicatori presi in considerazione per la redazione della predetta classifica, solo quelli relativi all’ordine pubblico, ringraziamo per questo le forze dell’ordine e la magistratura, e quello relativo alla popolazione, hanno portato un netto miglioramento rispetto allo scorso anno, mentre quelli relativi ai servizi ed ambiente, agli affari e lavoro ed al tempo libero sono pressochè invariati.
Registra, invece, un considerevole peggioramento l’indicatore forse più importante (con quello dell’ordine pubblico) e cioè quello relativo al tenore di vita delle famiglie, in regressione rispetto all’anno precedente e che impietosamente segna un ulteriore impoverimento degli agrigentini.
Potremmo quindi dire , secondo quanto apparso sul Sole 24 ore, che siamo più sicuri ma anche più poveri rispetto al 2014, che di fatto la nostra provincia rimane tra le peggiori per qualità di vita in Italia e che, pertanto, i toni enfatici e trionfalistici delle dichiarazioni di alcuni politici agrigentini, affrettatisi a salire sul carro dei vincitori, risultano essere fuori luogo. ”
Così il Coordinatore provinciale di FARE! Giuseppe Milano.