GROTTE: ripescato in Seconda categoria la società punta ad un campionato di vertice. Domenica il debutto in casa contro la Comunità Frontiera.
La notizia era nell’aria, adesso è arrivata la conferma ufficiale da parte del Comitato Regionale Sicilia della Figc, il Grotte è stato ripescato nel campionato di Seconda categoria. Con la formulazione dei gironi e la pubblicazione del calendario ufficiale è partita ufficialmente la stagione sportiva anche per il campionato di Seconda categoria, che prenderà il via domenica 11 ottobre e vedrà ai nastri sei squadre agrigentine. Grotte, Atletico Aragona, Bivona, Empedoclina e Fabaria Favara sono state inserite nel girone L, mentre la Gattopardo di Santa Margherita di Belice giocherà nel girone A con squadre del trapanese e del palermitano. A Grotte, grazie all’entusiasmo della dirigenza guidata dal giovane presidente Filippo Rivituso, collaborato attivamente dai vice presidenti Giuseppe Collura e Santino Alaimo, l’obiettivo e quello di riportare la società giallo nera ai fasti di un tempo, quando per ben sette stagioni la società grottese ha militato nel campionato di Eccellenza. Fanno parte delle società una decina di soci tra cui il cassiere Salvino Rivituso, il segretario Salvatore Carlisi, il direttore generale Dario Campanella e il direttore sportivo Totò Baldo. A guidare la squadra l’esperto tecnico Alfredo Mattina, che sta già plasmando una rosa giocatori molto valida e competitiva, che è così composta. Portieri: Fiorino (ex Valledolmo) e Todaro. Difensori: Alaimo, Arnone, La Mattina (ex Nissa), Mazzara (ex Campofranco), Cipolla, Uccello, Rivituso, Mercato, Cimino S. e Maida. Centrocampisti: La Mendola, Baldo, Cimino G., Celani (ex Canicattì), Restivo, Malta e Mattina (ex Campofranco). Attaccanti: Bellavia, Brucculeri, Melfa (ex Nissa), Valenti (ex Canicattì), Ruvio (ex Siculiana). Domenica il debutto al << Comunale >> contro la Comunità Frontiera di Michele Fiaccaprile, il Grotte vuole iniziare la sua avventura nel campionato di Seconda categoria con una successo, i presupposti ci sono davvero tutti per fare bene.
di Tonino Butera
