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I lavoratori del comune di Porto Empedocle si rivolgono al Prefetto

Ancora in assemblea i dipendenti del comune di Porto Empedocle, preoccupati per la gravi crisi finanziaria e non solo del comune. Stamattina alla presenza dei segretari provinciali di CGIL CISL E UIL di categoria si sono riuniti per stabilire le forme di lotta a difesa del  sacrosanto diritto di poter percepire lo stipendio ogni fine mese. Infatti, nel mese di gennaio non sono stati pagati gli stipendi e, cosa più grave il commissario non sa indicare una data di quando ciò sarà possibile. Da qui la decisione di avviare le procedure previste dalla Legge per arrivare allo sciopero. Le OO. SS. Avevano scritto al Prefetto per la conciliazione man non essendoci stata nessuna convocazione la procedura  di conciliazione si intende chiusa con esito negativo. Preso atto di ciò i lavoratori con il sostegno dei Sindacati hanno deciso di indire una assemblea sit-in per il giorno 16 febbraio dalle ore 10,30 alle ore 13,00 davanti la Prefettura e  chiederanno di parlare con il Prefetto al quale sarà chiesto di  farsi carico di informare il Governo Regionale della grave situazione che si è venuta a creare nel suddetto municipio nella speranza che si possa accelerare il trasferimento delle risorse che il comune deve ricevere. Nel corso dell’assemblea sono intervenuti anche, dei cittadini e qualche esponente di associazioni i quali hanno solidarizzato con i lavoratori invitandoli ad aprire tutti insieme la vertenza “Porto Empedocle” annunciando che parteciperanno alla manifestazione a sostegno dei lavoratori e inviteranno tutti i cittadini a sostenere il diritto  ad avere un paese pulito e con lavoratori che ricevono il pagamento dello stipendio per continuare a garantire i servizi pubblici. Infatti, da qualche settimana la raccolta dei rifiuti non si effettua perchè le ditte che gestiscono il servizio non ricevono il pagamento delle fatture e di conseguenza non pagano gli stipendi da ben quattro mesi. Quindi la situazione è diventata incandescente, nessuno riceve lo stipendio i cittadini nonostante pagano i tributi più alti d’Italia non ricevono i servizi e devono convivere con cumuli di spazzatura impressionanti.

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