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Il CGA accoglie richiesta cautelare proposta da società favarese avverso diniego di iscrizione nella cd. “White list”

13:00 – La società C.F. srl con sede in Favara aveva richiesto alla Prefettura di Agrigento-Ufficio territoriale del Governo l’iscrizione nell’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti al tentativo di infiltrazione mafiosa (cd: “White list”) per l’attività di commercio all’ingrosso e al dettagli di ferro ed altri prodotti ferrosi e materiali per l’edilizia, la costruzione, la lavorazione ed il montaggio di carpenteria metallica e ferrosa, nonchè per la lavorazione industriale di metalli in genere. Già una prima volta la Prefettura aveva esitato negativamente tale istanza in ragione di presunti collegamenti tra la società richiedente ed altra società destinataria di un’informativa prefettizia interdittiva; la società richiedente aveva allora proposto un ricorso giurisdizionale, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara, ed il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana aveva invitato il Prefetto  di Agrigento a riesaminare la situazione. In esito ad un’ulteriore istruttoria la Prefettura ha ritenuto che talune attività poste in essere da componenti della compagine sociale fossero meramente strumentali all’ottenimento di un’informativa antimafia liberatoria; donde la determinazione di reiterare il diniego di iscrizione nella “White list “, ritenendo la permanenza della sussistenza di pericoli di infiltrazione mafiosa. Ma la società richiedente a questo punto ha proposto motivi aggiunti di ricorso,  sempre con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara, avanzando anche una nuova richiesta cautelare di sospensione dell’esecuzione dei nuovi provvedimenti impugnati, lamentando anche l’elusione della precedente ordinanza cautelare resa dal CGA. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Presidente il Dr. Marco Lipari, Relatore il Consigliere Giuseppe Mineo, ritenendo fondati anche i motivi aggiunti di ricorso formulati dagli avvocati Rubino e Cucchiara, e ritenendo sussistente un danno grave ed irreparabile incombente sulla società ricorrente  ha accolto la richiesta cautelare avanzata dai difensori , sospendendo l’esecutività dei provvedimenti impugnati. Per effetto della misura cautelare adottata dal CGA verranno  conseguentemente sospesi sia  la revoca delle agevolazioni finanziarie disposta dal Ministero dello sviluppo economico in conseguenza dei provvedimenti prefettizi sia  la risoluzione di un contratto di un  mutuo stipulato con l’IRFIS,  e la società ricorrente  potrà  pertanto continuare la propria attività senza impedimenti nell’ambito della contrattazione con la Pubblica Amministrazione.

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