La società Cipolla dopo il rigetto del ricorso presentato al T.A.R. Sicilia – Palermo avverso il silenzio mantenuto dal Comune sull’istanza presentata per fare acquisire al patrimonio comunale la casa del cittadino aragonese costruita sul terreno a confine del proprio stabilimento di lavorazione di legumi e frutta secca ha proposto appello al C.G.A. che ha nuovamente dato ragione al cittadino di Aragona.
Infatti, con la sentenza del 3 luglio il C.G.A. ha affermato in modo chiaro che l’immobile ritento abusivo non può essere acquisito al patrimonio comunale fin tanto che è pendente il giudizio sulla ordinanza di demolizione, essendo sospeso il procedimento di acquisizione fino alla pronuncia del giudice amministrativo ed anche se è stata rigettata la domanda cautelare.
Il cittadino di Aragona, infatti, anche se il Comune aveva emesso l’ordinanza di demolizione aveva tuttavia presentato due istanze di concessione in sanatoria e poi fatto ricorso al Tar sia contro l’ordinanza di demolizione sia contro il diniego di concessione in sanatoria. I due ricorsi sono ancora in attesa di essere decisi dal Tar.
Oltre al rigetto del ricorso in appello il CGA ha condannato l’appellante a corrispondere al Comune di Aragona e al cittadino le spese di lite ed ha disposto che le generalità del cittadino aragonese venissero oscurate per tutelarne il diritto alla privacy.»