Agrigento, Cultura & Spettacolo

Il Comune di Agrigento ha presentato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo un progetto per partecipare al bando per la candidatura di una città italiana come capitale della cultura per gli anni 2016 e 2017.  

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comune-di-agrigento08:00 – Si riportano le informazioni che sono state fornite dal Comune in occasione della conferenza stampa di presentazione della candidatura della città di Agrigento a capitale italiana della cultura, svoltasi il 25 aprile 2015 con la partecipazione del commissario straordinario del Comune, Luciana Giammanco, dell’arcivescovo di Agrigento, cardinale Francesco Montenegro, e del Prefetto Nicola Diomede.

Il decreto legge 83/2014 (convertito dalla legge 106/2014) prevede che il Consiglio dei ministri conferisca annualmente il titolo di “Capitale italiana della cultura” ad una città italiana, anche tenuto conto del percorso di individuazione della città italiana “Capitale europea della cultura 2019”, come individuato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel 2006.

Il decreto ministeriale del 4 febbraio 2015 determina le scadenze:

  • 31 marzo 2015 per la presentazione delle candidature,
  • 30 aprile 2015 per la selezione dei 10 comuni finalisti;
  • 30 giugno 2015 per la presentazione, da parte dei comuni finalisti, del dossier di candidatura definitivo;
  • 31 luglio 2015 per l’individuazione delle due città vincitrici (una per il 2016 ed una per il 2017, a ciascuna delle quali sarà assegnato un milione di euro)

 

Ad Agrigento

Il 6 marzo 2015 il Comune stipula un protocollo di collaborazione con il Consorzio Distretto turistico regionale “Valle dei templi” al quale affida il compito di programmare, promuovere ed organizzare le attività necessarie alla stesura del dossier di candidatura nonché la redazione del dossier stesso. Il Distretto si impegna gratuitamente a: predisporre una bozza del dossier di candidatura, raccogliere le proposte degli interessati, formare una commissione, d’intesa con l’amministrazione comunale, per la selezione delle iniziative, predisporre un secondo dossier di confronto, richiedere l’approvazione del programma al Comune, redigere il dossier definitivo della candidatura entro il 31 marzo 2015.

Vengono coinvolte diverse realtà, istituzionali e non, pubbliche e private: diversi comuni, tra cui Porto Empedocle, Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei templi, Museo archeologico regionale “Pietro Griffo”, Consorzio universitario ed Università degli studi di Palermo, Ufficio beni culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Agrigento, Sezione di Agrigento del Fondo per l’ambiente italiano, Legambiente, Associazioni “Vallicaldi”, “Ecclesiaviva”, “Nonsostare”, “Ipogei”, Farm cultural park di Favara, Fondazione Fitzcarraldo (Torino) (Alessandro Bollo e di Ugo Bacchella), operatori culturali e scientifici (Francesco Bellomo, direttore sagra del mandorlo, Tommaso Parrinello, direttore del festival della Scienza di Agrigento, Giada Lupo)

 

Comuni che hanno presentato la candidatura: Agrigento, Anagni, Aquileia, Caltanissetta, Carinola, Como, Ercolano, Foligno, Frascati, Mantova, Modica, Novara, Oriveto-Todi, Parma, Pisa, Pistoia, Selargius, Spoleto, Sulmona, Taranto, Terni, Terracina, Tropea, Viterbo.

 

La domanda del Comune di Agrigento:

Motivazioni:

  • consapevolezza del valore di un grande patrimonio culturale (materiale ed immateriale) che può e deve divenire il motore della crescita economico-sociale grazie ad azioni integrate di valorizzazione e fruizione, da interventi di rigenerazione urbana e da una concentrazione delle risorse (pubbliche e private), con coscienza dei limiti, in termini di servizi e infrastrutture, nonché di essere realtà deficitaria di quei parametri che consentono di determinare oggi la qualità della vita
  • questa proposta è la sintesi dello sforzo collettivo che si concreta in modo spontaneo da tempo unendo associazioni e istituzioni nell’idea di rilancio economico e sociale della città e nel nuovo sentire, manifestato soprattutto dalle giovani generazioni.
  • Agrigento ha un ruolo di “comunità” la cui grandezza nella storia non è scritta nel nome delle forza e della ricchezza, ma in quello della cultura e del suo umanesimo, che sono un patrimonio straordinario per un nuovo risorgimento Mediterraneo.
  • Finalità dichiarata della candidatura è, quindi, la riscoperta della comunanza delle radici dei popoli del Mediterraneo e del ruolo della città nel stesso contesto.
  • Agrigento capitale della differenza: è parte riconosciuta nella gestione dei fenomeni migratori e nella composizione delle diversità culturali, anche per i continui sbarchi di migranti nelle limitrofe Lampedusa e Porto Empedocle.
  • Agrigento si candida a sede permanente di un laboratorio per la nascita di un nuovo modello di futuro: un modello di qualità della vita, in cui la multiculturalità e l’innovazione sociale sono il motore di sviluppo.

L’idea progettuale:

  1. il riconoscimento della centralità della Sicilia, quale luogo di integrazione e di incontro
  2. il potenziamento delle politiche di sviluppo del turismo culturale
  3. l’innesto delle nuove generazioni nei processi di sviluppo socio-culturale e di rigenerazione urbana

I progetti bandiera sono:

  • Glocal-pedia, Centro di contaminazione dei saperi. Piattaforma virtuale e non (conferenze, dibattiti, ecc) aperta a tutti, basata sulla diffusione delle conoscenze su Agrigento.
  • Festival della Strada degli scrittori. Un mese di iniziative letterarie ed artistiche che coinvolge il tessuto cittadino, sia urbano che sociale.
  • Life style – Le contaminazioni: Fiera della dieta mediterranea, del cibo halal e kosher. Cibo e musica, il Mercato dei suoni, viaggio “materiale” tra le radici comuni, le differenze, riscoprendo le tracce di influenze culturali stratificate da secoli.
  • Dalle Panelleniche ai giochi del Mediterraneo. Giochi ed arte quale linguaggio non verbale condiviso, capace di trasfondere valori e sentimenti di lealtà e di fratellanza.
  • Tellia – Opening parco. Un ambizioso progetto di raccolta e disseminazione dei dati sulla ricerca archeologica secondo moderni schemi tecnologici.
  • Un Museo di persone – Farm Cultural Park. Fucina d’arte contemporanea per la rigenerazione del centro storico.
  • Tradizioni popolari ed innovazione: Sagra del mandorlo in fiore; Festival internazionale del folklore; MandorlaFest; Festa del Patrono, san Gerlando; Festa del santo nero, san Calogero. Rivisitazione nel senso della fratellanza ed integrazione tra i popoli.
  • Festival della scienza – Empedocle e la scienza moderna. Sette giorni di appassionante racconto dai diretti protagonisti.
  • Settimana mondiale del buon senso. Incontro internazionale sulle soluzioni sostenibili per cambiare il mondo.
  • Convegno internazionale di studi pirandelliani. Una delle maggiori iniziative internazionali di approfondimento (scuole) sui temi pirandelliani.

Coerenza con gli obiettivi del bando

1) stimolare una cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica: la città ha avviato un percorso che già coinvolge decine di partner in una visione lunga che non si arresterà alla candidatura stessa (2016-17) ma intende traguardare l’obiettivo del 2020

2) sollecitare le città e i territori a considerare lo sviluppo culturale quale paradigma del proprio progresso economico e di una maggiore coesione sociale

3) valorizzare i beni culturali e paesaggistici

4) migliorare i servizi rivolti ai turisti: gli interventi proposti comprendono nuovi servizi informativi, fisici e 2.0; di accoglienza: dalle vie di accesso migliorate alla mobilità cittadina, tpl, aree pedonalizzate nel centro storico, bike sharing, programmi culturali, ricreativi, sportivi, il comune assume l’impegno ad accrescere lo sforzo di abbellire la città e renderla pulita ed attraente

5) sviluppare le industrie culturali e creative: gli interventi di recupero e rigenerazione urbana previsti, il laboratorio di coworking ed il conseguente incubatore di imprese, le azioni di Farm Cultural Park, i festival culturali progettati “dal basso”, costituiscono la base generativa di creatività e cultura e di nuova impresa giovanile.

6) favorire processi di rigenerazione e riqualificazione urbana: gli interventi prevedono l’utilizzo di parti del centro storico cittadino su cui è già in corso un processo di riqualificazione spontaneo. Il programma non potrà che rafforzarlo e stabilizzarlo.

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