Il Libero Consorzio di Agrigento candida l’Officina delle Tradizioni Popolari al censimento “I luoghi del Cuore” del FAI
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento candida, ufficialmente, l’Officina delle Tradizioni Popolari alla decima edizione de “I luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare indetto dal Fondo Ambiente Italiano (per votare è necessario collegarsi al sito www.fondoambiente.it)
Espressione dell’identità culturale del territorio agrigentino, l’Officina delle Tradizioni Popolari è uno spazio espositivo ideato dal Libero Consorzio Comunale, ex Provincia, in collaborazione con il Comune di Agrigento.
Grazie a questa sinergia oggi è finalmente possibile visitare un museo che valorizza la storia artistica, culturale e del lavoro rurale del territorio.
Inaugurata lo scorso gennaio dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dott. Girolamo Alberto Di Pisa e dal Sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, l’Officina delle Tradizioni Popolari è una struttura permanente che espone reperti della cultura popolare, figurativa e dell’artigianato artistico siciliano tra il XVI e il XX secolo.
Scopo fondamentale dell’Officina è quello di recuperare e rendere fruibile al pubblico attrezzi del lavoro dei campi e del mare, pezzi d’artigianato artistico ed oggetti d’uso, come sculture lignee devozionali, pezzi di carretto siciliano, cartelloni dell’opera dei pupi, che costituiscono una testimonianza preziosissima della vita e della cultura popolare siciliana.
Gli oggetti esposti sono opere capaci di suscitare grande emozione nell’osservare la passione e la dedizioni degli agrigentini che riassumono aspetti peculiari ed originali della ricchissima cultura popolare siciliana.
Il Museo si articola in un unico ed interessante ambienti, in Piazza Aldo Moro, all’interno della Villetta Casesa, all’ingresso della principale “Porta Atenea” di Girgenti.
L’Officina è un museo delle tradizioni popolari che, in sezioni diverse, custodisce attrezzi di lavoro dei contadini, dei pescatori, degli artigiani e l’esposizione di alcuni costumi della tradizione folkloristica agrigentina.
Una sezione è, anche, dedicata agli strumenti musicali etnici siciliani e della cultura popolare internazionale.
Lo spazio, inoltre, è impreziosito da un teatrino dell’Opera dei Pupi, secolare tradizione culturale dell’Isola, tramandata da generazioni: L’Opera dei Pupi è patrimonio immateriale dell’UNESCO.
Lo spazio, inoltre, è impreziosito da un teatrino dell’Opera dei Pupi, secolare tradizione culturale dell’Isola, tramandata da generazioni: L’Opera dei Pupi è patrimonio immateriale dell’UNESCO.
L’Officina delle Tradizioni Popolari, è stata intitolata dal Comune di Agrigento alla memoria di Gigi Casesa, indimenticabile cultore delle tradizioni popolari e ambasciatore del folklore siciliano nel mondo.
Il museo, sulla scia delle secolari tradizioni popolari dell’Isola, è anche un laboratorio didattico per le scuole ed una valida attrazione turistica culturale da offrire ai visitatori della città di Agrigento.
Il museo, sulla scia delle secolari tradizioni popolari dell’Isola, è anche un laboratorio didattico per le scuole ed una valida attrazione turistica culturale da offrire ai visitatori della città di Agrigento.
Lo spazio, appunto, ha arricchito l’offerta culturale e turistica di “Girgenti”: così, infatti, è denominato il cuore del centro storico della Città dei Templi.
L’Officina è incardinata all’interno dell’Ecomuseo istituito dal Libero Consorzio, il primo in Sicilia costituito esclusivamente da un Ente pubblico. Il termine indica un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione.
La realizzazione dell’Ecomuseo è nata dall’esigenza di riunire tutti i beni dell’ex Provincia il cui comune denominatore è il XIX secolo inserendoli al meglio in una rete di strutture, attività, laboratori ed eventi distribuiti sul territorio. Un progetto questo che rafforza il senso di appartenenza e la consapevolezza delle identità locali attraverso il recupero e la riproposizione in chiave dinamico-evolutiva delle radici storiche, culturali e politico-civili delle comunità.
Attraverso la sua fruizione, inoltre, si potrà attivare e rendere direttamente partecipi, le comunità, le Istituzioni culturali e scolastiche e le associazioni locali, i processi di valorizzazione, ricerca, fruizione attiva e promozione del patrimonio culturale materiale, immateriale – sociale e ambientale della Regione, compresi i saperi tramandati e le tradizioni.
L’Ecomuseo del Libero Consorzio di Agrigento, è composto dal Giardino botanico, esteso circa 8 ettari, con un patrimonio arboreo di circa 20mila piante e dall’Erbario con una collezione di oltre 2000 essenze erbacee.
C’è poi la Biblioteca Ambrosini e l’archivio storico dell’Ente in cui sono custodite anche pubblicazioni d’epoca e documenti, tra cui una pregevole copia della “Encyclopédie” di Diderot e D’Alembert, risalente al “Secolo dei Lumi” oltre a documenti d’epoca originali risalenti al Risorgimento e all’Unità d’Italia.
A completare l’Ecomuseo la Galleria espositiva della Scala Reale ed il “Magnifico Palazzo” sede istituzionale dell’Ente con affreschi della seconda metà dell’Ottocento a cui si aggiunge la copia del Regio Decreto, datato 15 aprile 1938, con cui il Re Vittorio Emanuele III, concesse l’uso del Gonfalone alla Provincia di Agrigento, la Sezione espositiva e l’Officina delle Tradizioni Popolari.