Cultura & Spettacolo

Intervista all’artista siciliana Sabrina Messina

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SABRINA MESSINA - Thanks for being awesome (3)Artista Lirica catanese ventottenne. Un grande talento made in Sicily. Donna dal carattere forte e deciso.

Voce possente, piena e magica. Questo è l’identikit di Sabrina Messina, cantante del bel canto in continua ascesa.

Quando e come nasce il suo amore per la lirica?

Posso dire che il canto nasce insieme a me… sin da piccolina i miei genitori e i miei nonni materni mi portavano ogni settimana a teatro a vedere spettacoli, balletti, concerti e soprattutto l’opera… Quel mondo fiabesco e magico mi ha da sempre incantata e ammaliata. Mi ha stregato! A tre anni ripetevo alla mia mamma che da grande volevo fare la cantante lirica…. anzi la cantantessa lirica, dicevo!

Cosa le piace del suo lavoro?

Amo tantissimo cio’ che faccio… è la mia vita… è la mia passione, il mio desiderio più grande da sempre…

Sono fortunatissima ad aver fatto del mio sogno…il mio lavoro. E’ difficile vivere di arte purtroppo, anche perchè molti non considerano l’artista al pari di un professore o di un impiegato… credono che sia un passatempo, un hobby… non immaginano nemmeno quanto studio, approfondimento e lavoro ci sia dietro! … ma l’arte ti nutre l’anima, ti permetto di restare bambino a vita, ti trasmette gioia, passione, carica, energia… ti da l’adrenalina… ti fa evadere dalla realtà e da cio’ che di brutto esiste. DIrei che ha un potere estremamente magico!

Cosa detesta del suo lavoro?

Non detesto nulla del mio lavoro se non il contorno al mio lavoro… cio’ che distrugge il mio lavoro… le raccomandazioni e la falsità!

Come si prepara per un’opera?

Ho sempre considerato il mio lavoro, quello di fare arte, come un dono, un regalo della vita, un’opportunità per crescere… per esprimermi… per donarmi agli altri. Lavoro tantissimo sullo studio approfondito dell’opera che devo inscenare, sul personaggio, sul contesto storico e sociale. Leggo, mi documento, guardo film… Credo sia fondamentale inserirsi e immergersi in quel contesto a tutto tondo… diventare parte di quel mondo, di quella storia… non essere un personaggio… ma IL personaggio… Tutto questo mi da una grandissima opportunità… quella di vivere milioni di realtà e vicende diverse… pur restando sempre Sabrina!

Quali sono le carte vincenti per il suo lavoro?

Determinazione, coraggio, umiltà, studio incessante.

Quali sono i suoi pregi nel lavoro?

La perseveranza, la testardaggine, la pignoleria, la serietà

Quale crede sia il motivo del suo successo?

Il pensare sempre di non essere mai arrivata… studiare incessantemente, un timbro particolare, la comunicatività sul palco.

Quanto conta lo studio?

Lo studio è TUTTO. Ti da la tecnica corretta, solida, ti da le basi, ti da la sicurezza sul palco.

Io ho investito una vita nello studio, ad oggi dopo la Laurea al Conservatorio ho preso dodici masters di perfezionamento e ho sempre cercato di frequentare le accademie più importanti d’italia come la Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma e il Cubec a Modena (Accademia del Soprano Mirella Freni).

Ho sempre aspirato al meglio per avere un’ottima preparazione, ma non mi fermerò di certo qui…

Non si smette mai di studiare, c’è sempre una concorrenza spietata, non sei mai abbastanza preparato!

Il ruolo più bello debuttato finora?

Lola… in Cavalleria Rusticana… una donna forte, decisa, che sa ammaliare, che conosce bene cosa vuole, che scatena la gelosia e che porta addirittura alla morte del suo lui. Un ruolo impegnativo.

Il suo ruolo preferito non ancora debuttato?

Assolutamente Carmen!!!

Una donna così passionale che vive ogni cosa con tutta se stessa!

Cosa rimpiange?

A volte non aver vissuto appieno la mia età … per studiare sempre e viaggiare in tutta Italia.

A chi dedica le sue vittorie?

Sarebbe banale dire alla mia famiglia, alla mia splendida bimba e al mio compagno…pilastri fondamentali della mia vita… Dico a tutti quelli che hanno cercato di farmi crollare e affondare mettendomi i bastoni tra le ruote!

Una critica?

Una critica la faccio alla mia terra… a volte non valorizza appieno i talenti che sono costretti a scappare dalla loro città per ottenere qualcosa di gratificante.

Un incubo?

Alcune esperienze del conservatorio e alcune proposte di lavoro davvero squallide !!!

Un desiderio?

Che si valorizzi di più il talento e vinca sempre la meritocrazia!

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